parrocchia di Santo Stefano sec. XV - [1989]
Parrocchia della diocesi di Brescia.
Il Catalogo capitolare del 1410 inserisce nella "squadra de Gusago" la chiesa dei Santi Stefano e Tommaso, attribuendole il valore di 40 lire e quattro clericati di 6 lire ciascuno (Guerrini 1924, pp. 124-125).
In qualità di chiesa parrocchiale risulta attestata nel Catalogo queriniano del 1532, prezioso elenco del clero bresciano, che la inserisce "in quadra de Gusago" atribuendole il valore di 80 ducati e indicando Giovanni Battista Maggi in qualità di rettore (Guerrini 1925, pp. 47-48).
In base a quanto riportato dal Guerrini, il 16 settembre 1551 un decreto del vescovo di Brescia Andrea Corner ne concedette il patronato alla famiglia Leuco, dalla quale passò per successione ereditaria ai nobili Gorno (decreto 16 settembre 1551) (Guerrini 1958, p. 140).
Nel 1703, durante la visita pastorale del vescovo Marco Dolfin alla diocesi di Brescia, il clero della parrocchia di Sale era complessivamente costituito dal parroco e da tre sacerdoti. Il numero delle anime era di 427, di cui 303 comunicati; la dottrina cristiana era "poco ben ordinata". Nella chiesa parrocchiale, consacrata e attestata sotto il titolo di Santo Stefano protomartire, si trovavano cinque altari; vi era inoltre eretta la scuola del Santissimo Sacramento. Nel territorio parrocchiale esistevano i tre oratori di Santa Maria "di passione", di Santa Croce e di San Michele (Visita Dolfin, 71, Franciacorta, ff. 18r-20v).
In seguito alla promulgazione del "Direttorio diocesano per le zone pastorali", riguardante la revisione territoriale della diocesi e attuato nel 1989 con decreto vescovile (decreto 14 aprile 1989), la parrocchia di Santo Stefano in Sale di Gussago è stata attribuita alla zona pastorale XXIV - Suburbana II - Gussago.
ultima modifica: 11/04/2005
[ Elena Mazzetti ]
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