parrocchia di San Zenone sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Brescia.
La chiesa di San Zenone di Sale Marasino è attestata in qualità di parrocchiale arcipresbiterale il 27 ottobre 1577, come emerge dal designamento dei propri beni stabili e mobili eseguito sotto il rettorato di Fabrizio "de Christonibus" in base alle motivazioni espresse in un editto generale emanato dal vescovo di Brescia Domenico Bollani il 29 agosto 1575. Un secondo designamento dei beni parrocchiali venne eseguito il 14 ottobre 1621 sotto il rettorato di Teodosio "de Galliciolis" (ACVBs, Atti parrocchiali, Sale).
Nel 1580, all'epoca della visita apostolica di Carlo Borromeo alla vicaria di Sale Marasino, il reddito dell'arcipresbitero era di 100 "nummi" d' oro. Il clero era complessivamente costituito dal arcipresbitero e da un sacerdote coadiutore. Il numero delle anime era di 1500, di cui 900 comunicati; la dottrina cristiana non era frequentata. Nella chiesa parrocchiale, attestata sotto il titolo di San Zenone, si trovavano quattro altari. Nel territorio parrocchiale esistevano la scuola del Santissimo Sacramento, non eretta; il pio luogo della Carità; la cappella di San Rocco; gli oratori di San Pietro, di Sant'Antonio, di Santa Maria, nella regione "Maresini", di San Giacomo, nella regione "Maspiani" (Visita Borromeo, III, Sebino, pp. 41-49).
Nel 1703, durante la visita pastorale del vescovo Marco Dolfin alla diocesi di Brescia, il clero della parrocchia di Sale Marasino era complessivamente costituito dall'arciprete, da undici sacerdoti e da quattro chierici. Il numero delle anime era di 2348, di cui 1700 comunicati; la dottrina cristiana era frequentata. Nella chiesa parrocchiale, attestata sotto il titolo di San Zenone vescovo e martire, si trovavano sei altari. Nel territorio parrocchiale esistevano i seguenti oratori: dei Santi Pietro e Paolo, dei Disciplini; della Santissima Vergine; di Sant'Antonio; di San Giacomo apostolo (Visita Dolfin, 71, Sebino, ff. 71r-73v).
Per legato testamentario di Luigi Faccoli, il 4 giugno 1960 il vescovo di Brescia Giacinto Tredici decretò la costituzione e l'erezione del beneficio coadiutorale dal titolo di San Giovanni Battista con sede nell'omonima chiesa sussidiaria in frazione Conche nel territorio di Sale Marasino (decreto 4 giugno 1960) (ACVBs, Atti parrocchiali).
Si possiedono le nomine dei rettori-parroci dal 1592 fino al 1970 (ACVBs, Atti parrocchiali, Sale).
Inserita prima nel vicariato e successivamente nella vicaria di Sale Marasino tra il XIX e il XX secolo (ACVBs, Atti parrocchiali, Sale) , in seguito alla promulgazione del "Direttorio diocesano per le zone pastorali", riguardante la revisione territoriale della diocesi e attuato nel 1989 con decreto vescovile (decreto 14 aprile 1989), la parrocchia di San Zenone in Sale Marasino è stata attribuita alla zona pastorale V - Sebino.
ultima modifica: 11/01/2005
[ Elena Mazzetti ]
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