parrocchia dei Santi Faustino e Giovita sec. XV - [1989]

Parrocchia della diocesi di Brescia.
La chiesa "curata"di San Faustino in Sarezzo è attestata nel Catalogo capitolare del 1410, che la inserisce nella "Squadra de Mompiano" (Guerrini 1924, p. 122). Nel Catalogo queriniano del 1532, prezioso elenco del clero bresciano, compare sotto il titolo attuale e retta da Alessandro Arrivabene "ad collationem capituli" e con l'attribuzione del valore di 60 ducati (Guerrini 1925, p. 46). Il 30 novembre 1567 risulta esserne rettore Giuseppe "de Violinis" di Sarezzo (ACVBs, Atti parrocchiali, Sarezzo). Si possiedono le nomine dei rettori - parroci a partire dal 1567 e fino al 1958.
Nel 1703, durante la visita pastorale del vescovo Marco Dolfin alla diocesi di Brescia, il clero parrocchiale era complessivamente costituito dal parroco, da tre sacerdoti e da tre chierici. Il numero delle anime era di 1279, di cui 932 comunicati; la dottrina cristiana era frequentata. Nella chiesa parrocchiale dei Santi Faustino e Giovita, consacrata, si trovavano i seguenti altari: maggiore; della Santissima Croce; del Santissimo Rosario; di Sant'Antonio di Padova; della Concezione di Maria Vergine; vi erano inoltre erette le scuole del Santissimo Sacramento; del Santissimo Rosario; della Santissima Croce; dell'altare di Sant'Antonio di padova; della Santissima Concezione di maria Vergine. Nel territorio parrocchiale vi erano le chiese di San Martino, in Zanano; di San Bernardino, nella contrada di Noboli; di San Nicola da Tolentino; della Maria della Neve; dei Santi Emiliano e Tirso, sul monte (Visita Dolfin, 72, Val Trompia, ff. 315r-318v).
Già inserita nella vicaria di Sarezzo tra il XIX e il XX secolo (ACVBs, Atti parrocchiali, Sarezzo), in seguito alla promulgazione del "Direttorio diocesano per le zone pastorali", riguardante la revisione territoriale della diocesi e attuato nel 1989 con decreto vescovile (decreto 14 aprile 1989), la parrocchia dei Santi Faustino e Giovita in Sarezzo è stata attribuita alla zona pastorale XXI - Bassa Valtrompia.

ultima modifica: 20/04/2005

[ Elena Mazzetti ]