parrocchia della Visitazione di Maria sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Brescia.
Il Catalogo queriniano del 1532, prezioso elenco del clero bresciano, inserisce la chiesa di Santa Maria di Vestone "in quadra Vallissabii" senza definirla parrocchiale, indicando Giacomo "de Bonis sive de Stanchonibus" in qualità di rettore e attribuendole il valore di 24 ducati (Guerrini 1925, pp. 45-46). La collazione del beneficio, ormai parrocchiale, a favore di Giovanni Battista "de Prezanis" di Salò, avvenuta il 7 agosto 1561, attesta la chiesa sotto il titolo di Santa Maria "ad Elisabeth".
Si possiedono le nomine dei rettori-parroci dal 1561 fino al 1985 (ACVBs, Atti parrocchiali, Vestone).
Nel 1703, durante la visita pastorale del vescovo Marco Dolfin alla diocesi di Brescia, il clero della parrocchia era complessivamente costituito dal parroco, da sei sacerdoti e da un chieico. Il numero delle anime era di 850, di cui 582 comunicati; la dottrina cristiana era frequentata. Nella chiesa parrocchiale di Santa Maria "ad Elisabeth" si trovavano i seguenti altari; maggiore; della Santa Croce; dello Spirito Santo; della scuola del Rosario; di Ognissanti; vi era inoltre eretta anche la scuola del Santissimo Sacramento. Nel territorio parrocchiale si trovavano la chiesa di San Lorenzo martire e gli oratori di San Giovanni, a lato della parrocchiale; dei Santi Pietro e Paolo; dei Santi Rocco e Sebastiano; si trovavano anche un monte di Pietà e un convento di padri Cappuccini (Visita Dolfin, 72, Val Sabbia, ff. 181r-182r).
Inserita nel vicariato prima e successivamente nella vicaria di Vestone tra il XIX e XX secolo (ACVBs, Atti parrocchiali, Vestone), in seguito alla promulgazione del "Direttorio diocesano per le zone pastorali", riguardante la revisione territoriale della diocesi e attuato nel 1989 con decreto vescovile (decreto 14 aprile 1989), la parrocchia della Visitazione di Maria di Vestone è stata attribuita alla zona pastorale XVIII - Alta Val Sabbia.
ultima modifica: 11/01/2005
[ Elena Mazzetti ]
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/11500797/