parrocchia di Santa Maria Assunta sec. XV - [1989]
Parrocchia della diocesi di Brescia.
Il Catalogo capitolare del 1410 attesta la pieve di Santa Maria di Palazzolo inserendola nella "squadra de Palazolo" e attribuendole, in aggiunta al valore di 43 lire, due benefici sacerdotali di 22 lire ciascuno e tre benefici clericali di uguale valore (Guerrini 1924, p. 129). Il Catalogo queriniano del 1532, prezioso elenco del clero bresciano, la attesta come chiesa parrocchiale sotto il medesimo titolo e le attribuisce il valore di 60 ducati; una lacuna presente nel testo non consente di conoscere il nome del rettore (Guerrini 1925, p. 61).
All'interno della chiesa parrocchiale vennero eretti due canonicati perpetui rispettivavente negli anni 1523 e 1574(ACVBs, Atti parrocchiali, Palazzolo).
Nel 1580, all'epoca della visita apostolica di Carlo Borromeo alla vicaria di Chiari, la chiesa parrocchiale di Palazzolo era insignita del titolo arcipresbiterale con dedicazione all'Assunzione di Santa Maria Vergine; una fabbrica soprintendeva sia alla costruzione sia al suo mantenimento. Il clero era complessivamente costituito dall'arciprete, da due canonici coadiutori e da due cappellani mercenari. Il numero delle anime era di 2000, di cui 1200 comunicati; la dottrina cristiana era frequentata. In detta chiesa arcipresbiterale parrocchiale, consacrata, si trovavano sette altari; vi era inoltre la scuola del Santissimo Sacramento, non eretta. Nel territorio parrocchiale esistevano la scuola dei Disciplini, non eretta; due monti di Pietà, rispettivamente in località "Mura" e nella regione "Ripae"; il consorzio della Carità; la chiesa di San Giovanni Evangelista, sita nella vicinia "la Mura"; gli oratori di Santa Maria Maddalena, di San Francesco, di San Sebastiano, dell'Assunzione della Beata Maria Vergine, della Santissima Trinità, di San Rocco (Visita Borromeo, III, Franciacorta e Territorio, pp.267-283).
Entro i confini parrocchiali, il 2 settembre 1700, per volontà testamentaria di Carlo Curtelli, rettore della chiesa di San Giovanni in Palazzolo, venne istituita una cappellania presso l'oratorio del Suffragio dei Morti (ACVBs, Atti parrocchiali, Palazzolo sull'Oglio).
Nel 1703, durante la visita pastorale del vescovo Marco Dolfin alla diocesi di Brescia, il reddito annuo della chiesa arcipresbiterale parrocchiale di Palazzolo assommava a 450 scudi. Il clero era complessivamente costituito dal'arciprete, da due canonici, da quindici sacerdoti e da tre chierici. Il numero delle anime era di 3000, di cui 1840 comunicati; la dottrina cristiana era frequentata. Nella chiesa parrocchiale arcipresbiterale, attestata sotto il titolo della Beata Maria Assunta, si trovavano cinque altari; vi erano inoltre erette le scuole del Santissimo sacramento e del Santissimo Rosario. Nel territorio parrocchiale esistevano i seguenti oratori: dei confratelli della Beata maria; della famiglia Bazina; di Santa maria Maddalena; di Sant'Antonio abate, di patronato dell'Ospedale Maggiore di Brescia; di San Rocco; della Santissima Trinità; di Santa Maria, campestre; di San Pietro, campestre; di San Sebastiano; dei confratelli del Suffragio. Vi erano inoltre la chiesa di San Giovanni Evangelista e tre monti di Pietà, siti rispettivamente nelle quadre di Mura, del Mercato e "de Ripa" (Visita Dolfin, 71, Franciacorta e Territorio, ff. 175r-180r).
Attestata nel corso del secolo XIX sotto il titolo di Santa Maria Annunciata e in quello successivo sotto il titolo della Beata Vergine Assunta, appare sotto quello attuale a partire dal 1932. Si possiedono le nomine dei rettori-parroci dal 1564 fino al 1975.
Inserita prima nel vicariato e successivamente nella vicaria di Palazzolo tra il XIX e il XX secolo (ACVBs, Atti parrocchiali, Palazzolo sull'Oglio), in seguito alla promulgazione del "Direttorio diocesano p, er le zone pastorali", riguardante la revisione territoriale della diocesi e attuato nel 1989 con decreto vescovile (decreto 14 aprile 1989), la parrocchia di Santa Maria Assunta in Palazzolo è stata attribuita alla zona pastorale VII - Fiume Oglio.
ultima modifica: 11/04/2005
[ Elena Mazzetti ]
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