parrocchia di San Bartolomeo sec. XVIII - [1989]
Parrocchia della diocesi di Brescia.
Nel 1702, durante la visita pastorale del vescovo Marco Dolfin alla diocesi di Brescia, il reddito della curazia di Vesio assommava a 252 troni annui destinati ad essere spesi in cera, olio, funzioni liturgiche, paramenti e per pagare il massaro. Il clero era complessivamente costituito dal solo curato. Nella chiesa curata coadiutorale, attestata sotto il titolo di San Bernardo e soggetta alla chiesa arcipresbiterale di Tremosine, si trovavano i seguenti altari: maggiore; della Madonna del Rosario; di Sant'Antonio di Padova (Visita Dolfin, 69, Lago di Garda) (f. 85rv).
Si possiedono le nomine dei rettori - parroci dal 1797 al 1981. Il 24 marzo 1962, alla presenza del vicario foraneo don Giovanni Persavalli, i capi famiglia di Vesio rinunciarono definitivamente al diritto di nomina del parroco (ACVBs, Atti parrocchiali, Vesio).
Già inserita nella vicaria di Tremosine tra il XIX e il XX secolo (ACVBs, Atti parrocchiali, Vesio), in seguito alla promulgazione del "Direttorio diocesano per le zone pastorali", riguardante la revisione territoriale della diocesi e attuato nel 1989 con decreto vescovile (decreto 14 aprile 1989), la parrocchia di San Bartolomeo in Vesio è stata attribuita alla zona pastorale XVII - Alto Garda.
ultima modifica: 05/04/2004
[ Elena Mazzetti ]
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