parrocchia di Santa Margherita vergine e martire sec. XVII - [1989]
Parrocchia della diocesi di Cremona.
Tra le fonti di carattere generale, è citata nel 1601 negli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Cesare Speciano, quando risultava inserita nel vicariato foraneo di Rivolta d'Adda; in quegli stessi anni si contavano tra i parrocchiani 1000 unità, tra cui 620 anime da comunione (Visita Speciano 1599-1607).
Il clero nella parrocchia di Santa Margherita vergine e martire risultava composto dal parroco, due sacerdoti coadiutori nel 1601; un coadiutore e otto sacerdoti nel 1786 (Bonafossa sec. XVIII).
Nel 1786 il numero dei parrocchiani era di 1355 unità (Bonafossa sec. XVIII); 1500 nel 1819 (Moruzzi 1992).
Nel 1786 la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 36. 5.
Nel 1601 risultavano esistenti la società del Santissimo Sacramento e la società del Santissimo Rosario (Visita Speciano 1599-1607).
Entro i confini della parrocchia di Santa Margherita vergine e martire erano segnalati nel 1601 la chiesa sussidiaria chiesa di San Pietro, la chiesa sussidiaria di Santa Maria del Tomasone, l'oratorio di Santa Marta, retto dai Disciplinati della Santissima Trinità (Visita Speciano 1599-1607); nel 1786 era presente un oratorio (Bonafossa sec. XVIII).
La parrocchia di Pandinoè stata inserita tra XVIII e XX secolo e fino al 1975 nel vicariato foraneo di Rivolta d'Adda. In base al decreto 29 settembre 1975 del vescovo Giuseppe Amari, con cui è stata rivista l'organizzazione territoriale della diocesi cremonese, è stata attribuita alla zona pastorale 2 (decreto 29 settembre 1975).
Nel 1989 faceva ancora parte della zona pastorale 2 (GDCr, 1989).
[M. Poz.]
ultima modifica: 15/12/2005
[ Saverio Almini ]
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