parrocchia di Santa Maria Maddalena sec. XVII - [1989]
Parrocchia della diocesi di Cremona.
Tra le fonti di carattere generale, è citata nel 1601 negli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Cesare Speciano, quando risultava inserita nel vicariato foraneo di Sesto (Rationes decimarum, 1404, diocesi Cremona); in quegli stessi anni si contavano tra i parrocchiani 162 unità, tra cui 110 anime da comunione e la parrocchia era unita al monastero dei padri Cistercensi di Cava Tigozzi (Visita Speciano 1599-1607).
Tra il XVII e XVIII secolo, il clero nella parrocchia di Santa Maria Maddalena risultava composto da un padre cistercense nel 1601 (Visita Speciano 1599-1607); un parroco nel 1786 (Bonafossa sec. XVIII).
Nel 1781, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, Santa Maria Maddalena non risultava possedere perticato; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 752 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781).
Nel 1786 la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 100 (Bonafossa sec. XVIII).
Nel 1786 il numero dei parrocchiani era di 840 unità; 700 nel 1808 (Moruzzi 1992).
Nel 1601 e nel 1786 risultava esistente la confraternità del Santissimo Sacramento.
La parrocchia di Cava Tigozzi, elencata negli atti della visita pastorale effettuata nel 1808 dal vescovo Omobono Offredi (Moruzzi 1992) e successivamente elencata tra le parrocchie della diocesi di Cremona nel 1899 (Stato clero diocesi Cremona, 1899), è sempre stata inserita, tra XVIII e XX secolo e fino al 1975 nel vicariato foraneo di Sesto. In base al decreto 29 settembre 1975 del vescovo Giuseppe Amari, con cui è stata rivista l'organizzazione territoriale della diocesi cremonese, è stata attribuita alla zona pastorale 6 (decreto 29 settembre 1975).
[M. Poz.]
ultima modifica: 15/12/2005
[ Saverio Almini ]
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