parrocchia dei Santi Cristoforo e Vincenzo martiri sec. XV - [1989]

Parrocchia della diocesi di Bergamo. Come attestato dal Ronchetti, la chiesa di San Cristoforo veniva nominata in un documento del 1424 tra le cappelle della parrocchia di Nembro (Ronchetti 1818). Secondo quanto riportato da Pagnoni, la comunità parrocchiale di Pradalunga si smembrò dalla chiesa matrice di San Martino di Nembro nel 1468 (Pagnoni 1992).
Il 20 ottobre 1575, gli atti della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo menzionavano la chiesa di San Cristoforo di Pradalunga con dignità parrocchiale. A quell’epoca erano attestate una scuola di San Cristoforo presso l’altare omonimo, una scuola dei disciplini presso l’altare di San Rocco, una scuola del Santissimo Sacramento, una scuola della Dottrina cristiana. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso un istituto della Misericordia. A quest’epoca la comunità contava 515 anime, di cui 300 comunicate (Visita Borromeo 1575).
La parrocchia di Pradalunga rimase compresa nella pieve di Nembro anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi (Acta synodalia bergomensis ecclesiae).
In occasione della visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo, avvenuta tra il 1658 e il 1660, la parrocchia di Pradalunga, compresa nella vicaria di Nembro, risultava amministrata attraverso il giuspatronato della vicinia. Il clero era costituito da un sacerdote e un cappellano, aventi rispettivamente una rendita pari a 83 scudi l’uno e 76 lire l’altro. Nella parrocchiale figuravano le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario, della Pietà, e della Dottrina cristiana. Esisteva un istituto della Misericordia (Montanari 1997).
Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, la parrocchia sotto l’invocazione di San Cristoforo aveva alle proprie dipendenze l’oratorio intitolato a San Rocco, e l’oratorio dedicato a Santa Maria Maddalena della confraternita dei disciplini "battuti militanti sotto il confalone di Santa Maria Maddalena" (Marenzi 1666-1667). La chiesa della "Forcella" risulta attestata nel 1624, "posta sopra il monte" (Visita Cornaro 1624-1625) ed eretta - dopo i voti presi in seguito alla peste - in santuario, inaugurato, secondo tradizione, nel 1640 (Maironi da Ponte 1820).
Secondo quanto si desume dalla serie dei registri sullo Stato del clero della diocesi, contenenti le relazioni dei vicari foranei dal 1734, la parrocchia di Pradalunga risultava compresa nella vicaria foranea di Nembro (Stati del clero 1734-1822).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta nel 1779, nella parrocchiale risultavano erette la scuola del Santissimo Sacramento amministrata da sindaci, presso l’altare maggiore, la scuola del Santissimo Rosario presso l’altare della Madonna del Rosario, e la scuola del Suffragio presso l’altare omonimo. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso un istituto della Misericordia. Due erano gli oratori governati da laici: quello della Madonna della Neve, posto "sul monte" e quello di Santa Maria Maddalena posto "nel recinto della parrocchia". Il clero era composto da un parroco beneficiato e da due cappellani. La comunità di Pradalunga contava 577 anime, di cui 362 comunicate (Visita Dolfin 1778-1781).
Nel 1861, la parrocchia dei Santi Cristoforo e Vincenzo di Pradalunga risultava dipendere dalla vicaria XVI di Nembro. A quest’epoca la comunità contava 1003 anime, ed era retta da un parroco e due cappellani. Aveva alle proprie dipendenze gli oratori della Beata Vergine della Neve e di Santa Maria Maddalena (GDBg).
La parrocchia di Pradalunga restò compresa nella vicaria di Nembro sino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), fu aggregata alla zona pastorale III, composta dalle parrocchie delle vicarie di Alzano, Albino e Nembro (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, è entrata a far parte del vicariato locale di Albino-Nembro (decreto 27 maggio 1979).

Varianti denominative:
chiesa di san Cristoforo [1424] - [1666] (Marenzi 1666)
parrocchia di San Cristoforo e San Vincenzo (almeno dal 1779 (Visita Dolfin) fino al 1986)
parrocchia dei Santi Cristoforo e Vincenzo martiri 1987 - [1989]
Relazioni:
sussidiaria di:
Nembro
1468

compresa in:
pieve di Nembro
1468 - 1568
vicariato foraneo di Nembro
1568 - 1979
zona pastorale III
1971 - 1979
vicariato locale di Albino-Nembro
1979 - [1989]

ultima modifica: 05/09/2005

[ Roberta Frigeni ]