parrocchia dei Santi Sette Fratelli martiri 1540 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Bergamo. In una lista delle chiese di Bergamo sottoposte a un censo imposto dalla Santa Sede circa il 1260, la chiesa dei Santi Sette Fratelli "de la Ranicha" era menzionata alle dipendenze del primiceriato di Seriate (Chiese di Bergamo sottoposte a censo). Successiva attestazione della chiesa di Ranica si trova in una serie di fascicoli che registrano, a partire dal 1360, le taglie e le decime imposte al clero dai Visconti di Milano e dai papi. Tra di essi, un’ordinanza di Bernabò Visconti riporta un indice generale ("nota ecclesiarum") delle chiese e monasteri di Bergamo, per poi specificarne le rendite e la tassa, nominando di ogni beneficio il titolare. Dall’attestazione del reddito della chiesa ricaviamo che in essa esistevano due benefici, stimati per 1 lira e 10 soldi (Nota ecclesiarum 1360).
Come attestato da Pagnoni, la chiesa di Ranica venne canonicamente eretta in parrocchia con decreto 4 ottobre 1540 dal vescovo Pietro Lippomani (Pagnoni 1992).
Nel 1575, gli atti della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo attestavano l’esistenza della scuola del Corpo di Cristo, unita alla scuola di San Giovanni e a quella di San Michele, e retta da tre sindaci, e della scuola del Nome di Gesù, "de novo instituta, non tamen erecta: absque regula et absque officialibus". Entro la circoscrizione parrocchiale risultavano compresi il monastero di Santa Maria dei frati serviti, presso il cui altare di Santa Maria Annunciata era eretta l’omonima scuola, e l’oratorio campestre di San Rocco. Esisteva un luogo pio della Misericordia (Visita Borromeo 1575).
La parrocchia di Ranica rimase compresa nella pieve di Seriate anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi (Acta synodalia bergomensis ecclesiae).
In occasione della visita del vescovo Gregorio Barbarigo, avvenuta tra il 1658 e il 1660, la parrocchia di Ranica, compresa nella pieve di Seriate, risultava godere di un beneficio pari a 80 scudi. In essa risultavano erette la scuola del Santissimo Sacramento, la scuola del Rosario, e della Dottrina cristiana. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso un pio luogo della Misericordia (Montanari 1997).
Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, risultavano compresi nella circoscrizione parrocchiale gli oratori di San Rocco e di San Dionisio. A quest’epoca la comunità contava 480 anime, di cui 305 "capaci di communione" (Marenzi 1666-1667).
Nel 1720, la parrocchia di Ranica veniva stralciata dalla vicaria di Seriate e annessa alla vicaria di Sorisole (Fascicoli parrocchiali, Sorisole). Nel 1822, la parrocchia di Ranica risultava passata dalla vicaria di Sorisole a quella di Alzano (Stati del clero 1734-1822). Tale mutamento dovette verificarsi dopo il 1801, dal momento che, ancora a quella data, un elenco del clero regolare e secolare della diocesi di Bergamo censiva la parrocchia di Ranica nella vicaria di Sorisole (Elenco clero 1801).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta nel 1780, figuravano istituite la scuola del Santissimo Sacramento, amministrata da due deputati o sindaci, presso l’altare maggiore, e la scuola del Rosario, presso l’altare omonimo. Il clero era costituito dal parroco beneficiato e da otto cappellani amovibili. Entro la circoscrizione parrocchiale erano compresi l’oratorio della "Patta" nella contrada di Biandazzo, eretto dalla nobile famiglia Zanchi, l’oratorio di San Dionisio martire areopagita di Biandazzo, l’oratorio di Santa Maria della Chignola dedicato alla Beata Vergine Addolorata, l’oratorio della Ripa Camozzi dedicato alla Purità di Maria, l’oratorio di San Rocco, eretto dalla comunità e governato da tre deputati. Esisteva un luogo pio della Misericordia (Visita Dolfin 1778-1781).
Nel 1861, la parrocchia dei Santissimi Sette Fratelli martiri di Ranica risultava dipendere dalla vicaria II di Alzano Maggiore. A quest’epoca la comunità contava 908 anime, ed era retta da un parroco, da un coadiutore e da un cappellano. Essa aveva alle proprie dipendenze gli oratori di San Rocco confessore, San Dionisio martire, Beata Vergine Addolorata (GDBg).
La parrocchia di Ranica restò aggregata alla vicaria di Alzano Maggiore fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), fu aggregata alla zona pastorale III, composta dalle parrocchie delle vicarie di Alzano, Albino e Nembro (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, la parrocchia di Ranica è entrata a far parte del vicariato locale di Alzano (decreto 27 maggio 1979).
Relazioni:
compresa in:
pieve di Seriate
sec. XVI - 1568
vicariato locale di Seriate
1568 - 1720
vicariato locale di Sorisole
1720 - [1801]
vicariato locale di Alzano Maggiore
[1822] - 1979
zona pastorale III
1971 - 1979
vicariato locale di Alzano
1979 - [1989]
ultima modifica: 05/09/2005
[ Roberta Frigeni ]
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