parrocchia di Santa Maria Nascente sec. XV - [1989]
Parrocchia della diocesi di Bergamo. Si hanno attestazioni di una chiesa di Santa Maria di Gromo sin dal 1360. E’ possibile affermarlo grazie all’analisi di una serie di fascicoli che registrano, a partire da quella data, le taglie e le decime imposte al clero dai Visconti di Milano e dai papi. Tra di essi, un’ordinanza di Bernabò Visconti riporta dapprima un indice generale ("nota ecclesiarum") delle chiese e monasteri di Bergamo, per poi specificarne le rendite e la tassa, nominando di ogni beneficio il titolare. In questa fonte troviamo attestazione della chiesa di Santa Maria, dipendente dalla plebania di Clusone. La fonte attesta che "ecclesia vachat et nichil habet redditus: ibi stant mulieres heremitarie que vivunt de ellimosinis" (Nota ecclesiarum 1360).
Secondo quanto riportato da Pagnoni, la chiesa venne eretta parrocchiale il 12 maggio 1445 con pubblicazione da parte dell’abate di Astino della bolla di Eugenio IV. Dieci anni più tardi, il giorno 1 novembre 1455, il vescovo Giovanni Barozzi procedeva alla sua consacrazione (Pagnoni 1992).
In occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 30 settembre 1575, la parrocchia di Santa Maria di Gromo San Marino, dipendente dalla pieve di Clusone, risultava costituita da una comunità di 800 anime, di cui 400 comunicate. Vi figuravano erette le scuole del Santissimo Sacramento e di Santa Maria (Visita Borromeo 1575). La comunità di Gandellino venne smembrata dalla matrice solo nel 1611, con decreto del vescovo Giovanni Emo (Pagnoni 1992).
La parrocchia di Gromo San Marino rimase compresa nella pieve di Clusone anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi, sottoposta al vicario con sede in Ardesio (Acta synodalia bergomensis ecclesiae).
In occasione della visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo, avvenuta tra il 1658 e il 1659, la parrocchia di Gromo San Marino risultava compresa nella vicaria foranea di Ardesio. Nella parrocchiale erano erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario, e dell’Angelo. Il clero era costituito dal parroco, da un sacerdote, prestante servizio alla scuola dell’Angelo, e da un cappellano (Montanari 1997).
Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, presso la parrocchiale beneficiata sotto l’invocazione di Santa Maria di Gromo San Marino, sita in Val Seriana Superiore e dipendente dalla pieve di Clusone, figuravano erette la scuola del Santissimo Sacramento, del Rosario, del Suffragio e della Madonna degli Angeli. La comunità di Gromo contava a quest’epoca 270 anime, di cui 160 comunicate, al cui servizio erano un parroco e un altro sacerdote (Marenzi 1666-1667).
Secondo quanto si desume dalla serie dei registri sullo Stato del clero della diocesi contenenti le relazioni dei vicari foranei a partire dal 1734, la parrocchia di Gromo San Marino risultava compresa nella vicaria di Ardesio. Solo nel registro relativo all’anno 1734, risultava dipendere dal parroco di Gromo, a quell’epoca vicario foraneo (Stati del clero 1734-1822).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin del giugno del 1779, nella parrocchiale figuravano la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore, amministrata da sindaci e da un tesoriere, la scuola del Rosario presso l’altare omonimo, retta da tre sindaci, la confraternita della Buona Morte presso l’altare di San Giuseppe, e la confraternita della Dottrina cristiana. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso l’oratorio della Beata Vergine Maria della Neve nella contrada de Roppi, amministrato da sindaci e da un tesoriere, e l’oratorio di San Giorgio nella contrada di Bondo. Per la comunità di Gromo San Marino, costituita da 470 anime di cui 325 comunicate, prestavano servizio un curato beneficiato e un cappellano (Visita Dolfin 1778-1781).
Nel 1861, la parrocchia di San Marino di Gromo risultava annessa alla vicaria III di Ardesio. A quest’epoca la comunità contava 500 anime ed era retta dal solo parroco. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso l’oratorio dipendente di Santa Maria della Neve e quello di San Giorgio martire (GDBg).
Nel 1908, in seguito ad una risoluzione del vescovo Radini Tedeschi, la parrocchia di Gromo San Marino confluiva nella vicaria di Gromo (decreto 4 marzo 1908), nella quale rimase fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), confluì nella zona pastorale I, composta dalle parrocchie delle vicarie di Gromo, Ardesio, Ponte Nossa, Clusone e Vilminore. Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, la parrocchia è entrata a far parte del vicariato locale di Ardesio-Gromo (decreto 27 maggio 1979).
Relazioni:
matrice di:
Gandellino [1611]
compresa in:
pieve di Clusone sec. XV - 1568
vicaria di Ardesio 1568 - 1908
vicaria di Gromo [1734] - [1763]
vicaria di Gromo 1908 - 1979
zona pastorale I 1971 - 1979
vicariato locale di Ardesio-Gromo 1979 - [1989]
Varianti denominative:
parrocchia di San Marino
parrocchia di Santa Maria
parrocchia di San Marino e Natività di Maria Vergine 1944
ultima modifica: 24/01/2005
[ Roberta Frigeni ]
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/1500061/