parrocchia di Sant'Antonio abate sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Bergamo. Le prime attestazioni dell’esistenza di una comunità parrocchiale autonoma a Piario risalgono al 1524, anno in cui è segnalata la presenza del "rector" Giovanni Antonio de Cazello (Fascicoli parrocchiali, Piario).
In occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 30 settembre 1575, la parrocchia di Sant’Antonio di Piario, dipendente dalla pieve di Clusone, risultava di reddito vacante da un anno, e temporaneamente retta dal curato di Villa d’Ogna. In passato la parrocchia godeva di un beneficio pari a 138.16 lire. La comunità di Piario contava a quest’epoca 183 anime, di cui 90 comunicate. Nella parrocchiale era istituita la scuola di Santa Maria presso l’altare omonimo, retta da un canevario, avente una propria regola tuttavia non rispettata, e la scuola di San Cristoforo. Entro la circoscrizione parrocchiale erano compresi l’oratorio campestre di San Rocco "loci Parantiae" e l’oratorio di Santa Croce "loci Grupini". Vi esisteva una Misericordia, retta da due sindaci eletti dalla vicinia (Visita Borromeo 1575).
La parrocchia di Piario rimase compresa nella pieve di Clusone anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi (Acta synodalia bergomensis ecclesiae).
In occasione della visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo, avvenuta tra il 1658 e il 1659, la parrocchia di Piario risultava compresa nella vicaria foranea di Clusone e godere di un beneficio dal reddito annuo di 500 lire, amministrato attraverso il giuspatronato della vicinia. Nella parrocchiale erano erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario, di San Giuseppe e della Dottrina cristiana. Entro la circoscrizione parrocchiale era presente un istituto della Misericordia (Montanari 1997).
Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, presso la parrocchia mercenaria sotto l’invocazione "di Sant’Antonio abate" di Piario, sita in Valle Seriana Superiore, figuravano erette la scuola del Santissimo Sacramento, del Rosario, del Suffragio per i morti e di San Giuseppe. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso l’oratorio di San Rocco. Vi esisteva un luogo pio della Misericordia. La comunità di Piario contava a quest’epoca 255 anime, di cui 180 comunicate (Marenzi 1666-1667).
Secondo quanto si desume dalla serie dei registri sullo Stato del clero della diocesi, contenenti le relazioni dei vicari foranei dal 1734, la parrocchia di Piario risultava compresa nella vicaria di Clusone (Stati del clero 1734-1822).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta l’11 giugno 1779, nella parrocchiale risultavano erette la scuola del Santissimo Sacramento presso l’altare maggiore, amministrata da sindaci, la scuola del Rosario presso l’altare omonimo, la scuola dei morti presso l’altare omonimo, la scuola di San Giuseppe, la scuola di San Cristoforo, la scuola della Misericordia, e la scuola di San Rocco con il proprio oratorio, governata da sindaci. La comunità di Piario era costituita da 280 anime, di cui 208 comunicate. Il clero era costituito da un curato mercenario e un cappellano amovibile (Visita Dolfin 1778-1781).
Nel 1861, la parrocchia di Sant’Antonio abate di Piario risultava annessa alla vicaria IX di Clusone. A quest’epoca la comunità contava 300 anime, ed era retta da un parroco e da un coadiutore. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso l’oratorio di San Rocco confessore (GDBg).
La comunità rinunciò al diritto di nomina del parroco nel 1940, con una decisione ratificata dal vescovo Bernareggi (decreto 16 maggio 1940).
La parrocchia di Sant’Antonio abate rimase annessa alla vicaria di Clusone fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), confluì nella zona pastorale I, composta dalle parrocchie della vicaria di Clusone, Gromo, Ardesio, Ponte Nossa e Vilminore (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, è entrata a far parte del vicariato locale di Ardesio-Gromo (decreto 27 maggio 1979).
Relazioni:
compresa in:
pieve di Clusone sec. XVI - 1568
vicaria foranea di Clusone 1568 - 1979
zona pastorale I 1971-1979
vicariato locale di Ardesio-Gromo 1979-[1989]

ultima modifica: 05/09/2005

[ Roberta Frigeni ]