parrocchia di Santa Maria Assunta 1617 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Bergamo. Diverse note d’archivio testimoniano fin dal 1604 la volontà della comunità di Valcanale di separarsi dalla cura d’Ardesio. Lo stesso arciprete di Clusone, vicario foraneo della circoscrizione ecclesiastica da cui Ardesio allora dipendeva, si interessò della questione, promuovendo presso la Curia di Bergamo il processo di separazione di Valcanale dalla chiesa matrice (Fascicoli parrocchiali, Valcanale). Come riportato anche da Pagnoni, la chiesa di Santa Maria di Valcanale, sussidiaria di Ardesio, venne smembrata dalla matrice ed eretta in parrocchia autonoma con decreto del vescovo Giovanni Emo l’anno 1617 (Pagnoni 1992). La data di erezione della parrocchia è riportata al 1609 negli atti della visita pastorale del vescovo Dolfin (Visita Dolfin 1778-1781).
Nel secolo precedente, all’epoca della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, la chiesa di Valcanale risultava "membrum parochialis" di San Giorgio di Ardesio e godere di un reddito annuo di 23,6 lire, amministrati dalla vicinia, attraverso l’elezione di due sindaci e di un canevario (Visita Borromeo 1575).
In occasione della visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo, avvenuta tra il 1658 e il 1659, la parrocchia di Valcanale risultava appartenere alla vicaria foranea di Ardesio e godere di un beneficio dal reddito annuo di 50 scudi, amministrato attraverso il giuspatronato della vicinia. Il clero era costituito dal solo parroco, posto al servizio di una comunità di 110 anime, di cui 74 comunicate (Montanari 1997).
Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, la chiesa parrocchiale sotto l’invocazione dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, sita in Valle Seriana Superiore e dipendente dalla pieve di Clusone, risultava affidata a un parroco mercenario, posto al servizio di una comunità di 120 anime, di cui 70 comunicate (Marenzi 1666-1667).
Secondo quanto si desume dalla serie dei registri sullo Stato del clero della diocesi contenenti le relazioni dei vicari foranei a partire dal 1734, la parrocchia di Valcanale risultava compresa nella vicaria di Ardesio; nel 1734, dipendente dal parroco di Gromo, vicario foraneo in quell’anno (Stati del clero 1734-1822).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 16 giugno 1779, presso la parrocchiale risultava eretta la scuola del Santissimo Sacramento, fondata l’anno 1664 e amministrata da sindaci; presso l’altare della Madonna del Rosario era costituita l’omonima confraternita, allora già cessata. Il clero era costituito da un parroco mercenario, eletto dalla contrada e da un cappellano amovibile. Entro la circoscrizione parrocchiale risultava compreso un oratorio eretto e governato dalla contrada "de Zanetti", "fabbricato l’anno 1753 e confermato dal Vescovado di Bergamo per comodo di quei vicini" (Visita Dolfin 1778-1781).
Nel 1861, la parrocchia di Santa Maria Assunta di Valcanale risultava annessa alla vicaria III di Ardesio. A quest’epoca la comunità contava 274 anime, al cui servizio era posto il solo curato, di nomina popolare. La parrocchia aveva alle proprie dipendenze l’oratorio di San Giuseppe sposo di Maria Vergine (GDBg).
La parrocchia di Santa Maria Assunta rimase compresa nella vicaria di Ardesio fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), confluì nella zona pastorale I, composta dalle parrocchie della vicaria di Ardesio, Ponte Nossa, Clusone, Gromo e Vilminore (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, è entrata a far parte del vicariato locale di Ardesio-Gromo (decreto 27 maggio 1979).

Relazioni:
smembrata da:
Ardesio [1617]
Compresa in:
vicaria foranea di Ardesio 1617 - 1979
vicaria foranea di Gromo [1734] - [1763]
zona pastorale I 1971 - 1979
vicariato locale di Ardesio-Gromo 1979 - [1989]

ultima modifica: 05/09/2005

[ Roberta Frigeni ]