parrocchia di San Vittore martire sec. XV - [1989]
Parrocchia della diocesi di Bergamo. La chiesa di San Vittore di Gaverina venne smembrata dalla plebana di Mologno il 12 settembre 1460, per mano del vescovo Giovanni Barozzi, che la eresse in parrocchia autonoma (Censuale Soranzo 1550-1558). La chiesa di Gaverina è attestata con il titolo di parrocchiale nel Libro censuale redatto nel 1464, sotto l’episcopato di Giovanni Barozzi, in cui figurava come di recente smembramento dalla parrocchia di Mologno (Censuale Barozzi 1464).
In occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 28 ottobre 1575, la parrocchia di San Vittore di Gaverina, dipendente dalla pieve di Mologno, risultava priva di reddito. A motivo di ciò la vicinia di Gaverina si era impegnata a stipendiare autonomamente un cenobita dell’ordine dei francescani conventuali che prestasse il proprio servizio come parroco, in cambio di una mercede annuale, versata "per capita" dagli stessi vicini. La parrocchia di Gaverina risultava infatti censita nel registro delle commende episcopali, recante le nomine di quei parroci, né mercenari né titolari di benefici, che venivano confermati dal vescovo ogni sei mesi (Commende 1550-1597), ma dai decreti del Borromeo si rileva l’irregolarità della posizione del frate cui era affidata la cura della parrocchia: mancando della licenza dell’ordinario, gli fu interdetta l’amministrazione dei sacramenti. La comunità di Gaverina contava a quell’epoca 555 anime, di cui 300 comunicate. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso un oratorio dedicato a San Rocco. Vi esisteva un consorzio della Misericordia, retto da tre ministri di elezione della vicinia (Visita Borromeo 1575).
La parrocchia di Gaverina rimase compresa nella pieve di Mologno anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi (Acta synodalia bergomensis ecclesiae).
In occasione della visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo, avvenuta nel 1659, la parrocchia di "Gaverina e Piano" risultava compresa nella vicaria foranea di Mologno ed era amministrata da tre sacerdoti. Entro la parrocchiale erano erette la scuola del Santissimo Sacramento, del Rosario, della Dottrina cristiana e della Concezione della Beata Vergine (Montanari 1997).
Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, la parrocchia mercenaria sotto l’invocazione di San Vittore di Gaverina e Piano, sita in Valle Cavallina e dipendente dalla pieve di Mologno, figuravano la scuola del Santissimo Sacramento, del Rosario e dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso l’oratorio di San Rocco in Gaverina, l’oratorio della Santissima Trinità nella contrada di Piano, e l’oratorio dell’Annunciazione della Beata Vergine Maria nella contrada di Frati. La comunità di Gaverina contava a quell’epoca 600 anime, di cui 425 comunicate, ed era retta da un parroco e da due cappellani (Marenzi 1666-1667).
Nella serie dei registri sullo Stato del clero della diocesi, contenenti le relazioni dei vicari foranei dall’anno 1734, la parrocchia di Gaverina, con annessa la comunità di Piano, risultava compresa nella vicaria di Mologno. Nel 1784 risultava compresa entro la medesima circoscrizione di cui era allora vicario il parroco di San Martino di Cenate (Stati del clero 1734-1822).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 3 agosto 1780, nella parrocchiale risultavano istituite "fin dal 7 agosto 1590" la scuola del Santissimo Sacramento, retta da sindaci presso l’altare maggiore, la scuola del Rosario presso l’altare omonimo, e la scuola dell’Immacolata Concezione, presso l’altare omonimo, "fin dal febbraio 1669" . Entro la circoscrizione parrocchiale erano compresi: l’oratorio di San Rocco nella terra di Gaverina governato da sindaci, l’oratorio della Santissima Trinità di Piano governato da sindaci, l’oratorio sotto il nome di Maria nella contrada di Frate governato da sindaci, l’oratorio della Santissima Vergine della Neve in contrada del Colle di Piano governato da sindaci e un piccolo oratorio laicale in contrata delle Va[lli]. Per la comunità di Gaverina, costituita da 540 anime di cui 354 comunicate, prestavano servizio un curato e cinque cappellani (Visita Dolfin 1778-1781).
Nel 1861, la parrocchia di San Vittore martire di Gaverina con Piano risultava annessa alla vicaria XIV di Mologno. A quest’epoca la comunità di Gaverina contava 610 anime, ed era retta da un economo spirituale e da due coadiutori. Entro la circoscrizione parrocchiale erano compresi gli oratori dipendenti di San Rocco in Gaverina, della Beata Vergine Addolorata, della Santissima Trinità in Piano e della Beata Vergine della Neve (GDBg).
La parrocchia di Gaverina restò annessa alla vicaria foranea di Mologno fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), fu aggregata alla zona pastorale XV, composta dalle parrocchie delle vicarie di Mologno, Solto e Sovere. Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, è entrata a far parte del vicariato locale di Borgo di Terzo-Casazza (decreto 27 maggio 1979).
Relazioni:
smembrata da:
Mologno 1461(?)
compresa in:
pieve di Mologno sec. XV - 1568
vicaria foranea di Mologno 1568 - 1979
zona pastorale XV 1971 - 1979
vicariato locale di Borgo di Terzo-Casazza 1979 - [1989]
ultima modifica: 31/08/2005
[ Roberta Frigeni ]
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