parrocchia della Natività di Maria Vergine sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Bergamo. Gli abitanti del territorio di Grone si unirono per la parte spirituale alla parrocchia di Berzo con atto notarile rogato il 9 febbraio 1495, come attestato nel registro dei Censuali redatto sotto l’episcopato Soranzo (Censuale Soranzo 1550-1558). Le due parrocchie continuarono ad esistere distinte, ma il parroco di Berzo attendeva alla cura spirituale anche di Grone. Per questa unione, il Comune di Grone si impegnava a versare una rendita al parroco officiante e un censuale in cera al Vescovo (Visita Lippomano 1540-1541). L’autonomia parrocchiale della frazione di Grone non risale a prima della metà del XVI secolo.
In occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 28 ottobre 1575, la parrocchia di Santa Maria di Grone, dipendente dalla pieve di Mologno, risultava priva di reddito. A motivo di ciò la Misericordia e la comunità di Grone si erano impegnate a stipendiare autonomamente il parroco, per una mercede annuale pari a lire 150. La comunità di Grone contava a quell’epoca 300 anime, di cui 146 comunicate. Nella parrocchia era istituita la scuola del Santissimo Sacramento, retta da due sindaci di elezione annuale. Entro la circoscrizione parrocchiale era compresa la chiesa di San Giacomo, la chiesa campestre di Sant’Antonio "supra montem Gronum" (Visita Borromeo 1575).
La parrocchia di Grone rimase compresa nella pieve di Mologno anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi (Acta synodalia bergomensis ecclesiae).
In occasione della visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo, avvenuta tra il 1658 e il 1660, la parrocchia di Grone, di giuspatronato della vicinia, risultava compresa nella vicaria foranea di Mologno ed era amministrata dal solo parroco. Entro la parrocchiale erano erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario, e della Dottrina cristiana. Si menzionava l’esistenza di un istituto della Misericordia (Montanari 1997).
Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, presso la parrocchia mercenaria sotto l’invocazione della Beata Vergine Maria di Grone, sita in Valle Cavallina e dipendente dalla pieve di Mologno, figuravano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso un oratorio dedicato a Sant’Antonio. La comunità di Grone contava a quell’epoca 495 anime, di cui 262 comunicate, ed era retta da un parroco e da un cappellano (Marenzi 1666-1667).
Nella serie dei registri sullo Stato del clero della diocesi, contenenti le relazioni dei vicari foranei dall’anno 1734, la parrocchia di Grone risultava compresa nella vicaria di Borgo di Terzo. Solo a partire dal 1763 - e almeno fino al 1775 (Fascicoli parrocchiali, Borgo di Terzo) - essa risultava compresa entro la medesima circoscrizione di cui fu vicario in quel lasso di tempo il parroco di Entratico (Stati del clero 1734-1822).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin avvenuta il 30 agosto 1780, nella parrocchiale intitolata a Santa Maria Vergine risultavano istituite la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore, retta da sindaci eletti dalla comunità, la scuola del Rosario presso l’altare omonimo, e la scuola della Dottrina cristiana. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso l’oratorio di Sant’Antonio sul monte governato da sindaci. Per la comunità di Grone, costituita da 418 anime di cui 283 comunicate, prestavano servizio un curato mercenario eletto dalla vicinia e tre cappellani (Visita Dolfin 1778-1781).
Nel 1861, la parrocchia di Santa Maria di Grone risultava annessa alla vicaria IV di Borgo di Terzo. A quest’epoca la comunità contava 700 anime, ed era retta da un parroco, un cappellano e da un coadiutore. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso l’oratorio dipendente di Sant’Antonio abate (GDBg).
La parrocchia di Grone rimase compresa nella vicaria di Borgo di Terzo fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), fu aggregata alla zona pastorale XVI, composta dalle parrocchie delle vicarie di Borgo di Terzo e di Trescore. Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, è entrata a far parte del vicariato locale di Borgo di Terzo-Casazza (decreto 27 maggio 1979).

Relazioni:
comparrocchiale di:
Berzo 1495 - metà sec. XVI

matrice di:
Monte di Grone 1921

Compresa in:
pieve di Mologno sec. XVI(?) - 1568
vicaria foranea di Mologno 1568 - sec. XVII
vicaria foranea di Borgo di Terzo (vicaria foranea di Entratico) [1734] - 1979
zona pastorale XVI 1971 - 1979
vicariato locale di Borgo di Terzo-Casazza 1979 - [1989]

ultima modifica: 31/08/2005

[ Roberta Frigeni ]