parrocchia dei Santi Pietro e Paolo apostolo 1697 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Bergamo. Nel XV secolo, l’antica chiesa di San Pietro in Vincoli, staccandosi da Monasterolo, si costituì in parrocchia autonoma; nel 1465 essa risultava di nuovo unita a Monasterolo. La riunificazione delle chiese e dei benefici avrebbe assicurato la possibilità di sostentamento di un capellano al servizio della chiesa di Spinone (Meloni 1984). Tuttavia, la gestione del servizio religioso dal parte del parrocco di Monasterolo fu motivo di molteplici repliche da parte dei vicini di Spinone. Nel 1580 ebbe luogo una vertenza tra i vicini di Spinone e la cura di Monasterolo, in relazione a una diatriba insorta circa l’esecuzione dei decreti del visitatore apostolico Carlo Borromeo, i quali prevedevano per il curato di Monasterolo il versamento di una mercede pari a 40 scudi annui, per il sostentamento del cappellano di Spinone, e per i vicini di Spinone l’impegno alla riparazione e manutenzione della casa del cappellano stesso. I documenti attestano l’avvio di una causa terminata con la separazione dei beni delle due chiese (Fascicoli parrocchali, Spinone). Negli atti della visita apostolica del Borromeo, avvenuta il 29 ottobre 1575, la "capella curata" di San Pietro di Spinone, nella pieve di Mologno, risultava essere "unita" alla parrocchiale di Monasterolo. Nella chiesa di Spinone si celebrava il solo rito del battesimo, mentre gli altri sacramenti venivano svolti a Monasterolo. La residenza del curato era presso la parrocchia di Monasterolo. Al servizio della vicinia c’era un cappellano curato, stipendiato per una somma di 80 lire. La comunità di Spinone contava a quest’epoca 120 anime. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso un istituto di carità, nato per lascito testamentario del 20 gennaio 1533, chiamato "mons pius novus". In seguito alla visita, il metropolita decretò l’erezione canonica della scuola del Santissimo Sacramento (Visita Borromeo 1575).
La parrocchia di Spinone rimase compresa nella pieve di Mologno anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi, sottoposta al parroco di Endine in qualità di vicario foraneo (Acta synodalia bergomensis ecclesiae).
In occasione della visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo, avvenuta nel 1659, la parrocchia di Spinone, di giuspatronato della vicinia, risultava compresa nella vicaria foranea di Mologno. Nella parrocchiale erano erette la scuola del Santissimo Sacramento, del Rosario, della Dottrina cristiana, e dei Cinturati. Si menzionava l’esistenza di un istituto della Misericordia. Il clero era costituito dal solo parroco (Montanari 1997).
Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, presso la parrocchia mercenaria sotto l’invocazione di San Pietro apostolo, sita in Valle Cavallina e dipendente dalla pieve di Mologno, figuravano erette la scuola del Santissimo Sacramento, del Rosario e della Cintura. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso un luogo pio della Misericordia. Vi si trovava l’oratorio di San Pietro in Vincoli, antica sede parrocchiale. La comunità di Spinone contava a quell’epoca 170 anime, di cui 130 comunicate, ed era retta da un parroco e da un cappellano (Marenzi 1666-1667).
Nonostante le attestazioni della chiesa di San Pietro in qualità di parrocchiale, la comunità di Spinone, unita "pari iure" con Monasterolo, si rese pienamente autonoma ("separata et divisa fuerit") solo il 14 maggio 1697, per decreto del vicario generale capitolare, come ricordato nel primo decreto di nomina a parroco reperito, emesso in data 19 aprile 1702 (Fascicoli parrocchiali, Spinone).
Nella serie dei registri sullo Stato del clero della diocesi, contenenti le relazioni dei vicari foranei dall’anno 1734, la parrocchia di Spinone risultava compresa nella vicaria di Mologno. Nel 1784 fugurava annessa alla medesima circoscrizione, ma sottoposta al parroco di San Martino di Cenate, titolare della dignità vicariale per quell’anno (Stati del clero 1734-1822).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin avvenuta nel 1780, nella parrocchiale intitolata a San Pietro apostolo figurava la scuola del Santissimo Sacramento, amministrata da sindaci del comune presso l’altare maggiore, la scuola del Rosario presso l’altare omonimo, e della Dottrina cristiana (Visita Dolfin 1778-1781).
Nel 1861, la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo apostoli di Spinone risultava annessa alla vicaria XIV di Mologno. A quest’epoca la comunità di Spinone contava 313 anime, ed era retta da un parroco e da un cappellano. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso l’oratorio dipendente di San Pietro apostolo, antica parrocchiale (GDBg).
La parrocchia di Spinone rimase annessa alla vicaria foranea di Mologno fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), fu aggregata alla zona pastorale XV, composta dalle parrocchie delle vicarie di Mologno, Solto e Sovere. Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, è entrata a far parte del vicariato locale di Borgo di Terzo-Casazza (decreto 27 maggio 1979).
parrocchia di San Pietro in Vincoli
prima metà sec. XV - 1465
parrocchia di San Pietro apostolo
1697 - [1989]
Relazioni:
comparrocchiale di:
Monasterolo (fino al 1697)
compresa in:
pieve di Mologno sec. XVI - 1568
vicaria foranea di Mologno 1568 - 1979
zona pastorale XV 1971 - 1979
vicariato locale di Borgo di Terzo-Casazza 1979 - [1989]
Varianti denominative
parrocchia di San Pietro sec. XVI - sec. XVIII
parrocchia dei Santi Pietro e Paolo [1861] - [1989]
ultima modifica: 05/09/2005
[ Roberta Frigeni ]
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