parrocchia di Santa Maria Assunta 1520 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Bergamo. Secondo quanto riportato da Pagnoni, la comunità di Foppolo si rese autonoma da Valleve nel 1520. La chiesa fu consacrata con l’antico titolo di Santa Maria Assunta dal vescovo Antonio Redetti il 2 luglio del 1737 (Pagnoni 1992).
In occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 3 ottobre 1575, la parrocchia di Santa Maria Vergine di Foppolo risultava compresa nella pieve di "Piazza Brembana". La parrocchia figurava priva di reddito e di curato. La comunità si trovava così a dover stipendiare il parroco officiante, per una somma di 200 lire annue. La parrocchia di Foppolo risultava infatti censita nel registro delle commende episcopali, recante le nomine di quei parroci, né mercenari né titolari di benefici, che venivano confermati dal vescovo ogni sei mesi (Commende 1550-1597).
La comunità di Foppolo contava a quell’epoca 110 anime. Proprio a causa dell’esiguità della popolazione e all’assenza del beneficio, il Borromeo suggerì di accorpare quanto prima la parrocchia a quella ad essa più vicina. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso l’oratorio di San Rocco in Monte (Visita Borromeo 1575).
La parrocchia di Foppolo rimase compresa nella pieve di Piazza Brembana anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi (Acta synodalia bergomensis ecclesiae).
In occasione della visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo, avvenuta tra il 1658 e il 1660, la parrocchia di Foppolo risultava compresa nella vicaria foranea di Piazza Brembana e godere di un reddito di 50 scudi. La cura della comunità risultava vacante. Presso la parrocchiale erano erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario e della Dottrina cristiana (Montanari 1997).
Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, la parrocchia posta sotto l’invocazione della Beata Vergine Maria, sita in Valle Brembana Superiore e dipendente dalla pieve di "San Martino oltre la Gogia", risultava essere "mercenaria del comune". Vi erano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso l’oratorio dei Santi Sebastiano e Rocco, e l’oratorio della Madonna nella contrada di Foppolo. La comunità di Foppolo contava a quell’epoca 256 anime, di cui 172 comunicate, ed era retta da un curato mercenario la cui rendita ammontava a 630 lire (Marenzi 1666-1667).
Con decreto del vescovo Daniele Giustiniani in data 3 novembre 1688, la parrocchia di Foppolo veniva sottoposta all’autorità del vicario foraneo di Branzi (Fascicoli parrocchiali, Branzi). Secondo quanto si desume dalla serie dei registri sullo Stato del clero della diocesi contenenti le relazioni dei vicari foranei a partire dall’anno 1734, la parrocchia di Foppolo risultava compresa nella vicaria di Branzi. Nella medesima fonte, per l’anno 1784, essa risultava sottoposta alla vicaria di San Martino oltre la Goggia. Nell’anno 1822, la comunità parrocchiale di Foppolo tornava alle dipendenze della precedente circoscrizione vicariale, a capo della quale risultava il parroco di "Valleve" (Stati del clero 1734-1822).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta l’8 luglio 1780, nella parrocchiale figuravano la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore, amministrata da sindaci, la scuola del Rosario, presso l’altare omonimo, e la confraternita della Dottrina cristiana. Per la comunità di Foppolo, costituita da 150 anime, prestava servizio un solo curato mercenario, stipendiato per 650 lire (Visita Dolfin 1778-1781).
Nel 1861, la parrocchia di Santa Maria Assunta di Foppolo risultava sottoposta alla vicaria XXIII di San Martino oltre la Goggia, entro la quale erano riconfluite, almeno dal 1851 (Stati del clero 1851-1859), le parrocchie anticamente comprese nella vicaria di Branzi. A quest’epoca la comunità di Foppolo contava 176 anime, ed era retta dal solo parroco (GDBg). Con decreto 1 giugno 1939, il vescovo Adriano Bernareggi ratificava la rinuncia dei capifamiglia della comunità di Foppolo al diritto di nomina del parroco, affidandolo alla libera scelta del vescovo pro tempore della diocesi (decreto 1 giugno 1939).
La parrocchia rimase compresa nella vicaria di San Martino oltre la Goggia fino al 1905, quando, con decreto del vescovo Giacomo Maria Radini Tedeschi, fu aggregata al vicariato di Branzi (decreto 12 ottobre 1905), nella quale la comunità di Foppolo restò inclusa fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), confluì nella zona pastorale IV, composta dalle parrocchie delle vicarie di Branzi, di San Martino Oltre la Goggia e di Santa Brigida (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, è entrata a far parte del vicariato locale di Branzi-Santa Brigida-San Martino Oltre la Goggia (decreto 27 maggio 1979).

Relazioni:
smembrata da:
Valleve [1520]

Compresa in:
pieve di Piazza Brembana sec. XVI - 1568
vicaria foranea di Oltre la Goggia 1568 - [1688]
vicaria di Branzi [1688] - [1822]
vicaria di San Martino oltre la Goggia [tra il 1822 e il 1861] - 1905
vicaria di Branzi 1905 - 1979
zona pastorale IV 1971 - 1979
vicariato locale di Branzi - Santa Brigida-San Martino Oltre la Goggia 1979 - [1989]

ultima modifica: 31/08/2005

[ Roberta Frigeni ]