parrocchia di Santa Brigida vergine sec. XIV - [1989]
Parrocchia della diocesi di Bergamo; fino al 1787 appartenne alla diocesi di Milano. Fin dall’inizio del XIII secolo, la chiesa di Santa Brigida in Valle Averara è attestata come una delle cappellanie curate sottoposte alla pieve di Valsassina (DCA, Valsassina). Il Ronchetti, nelle proprie "Memorie istoriche della città e chiese di Bergamo", citava un atto risalente al 1368 relativo agli antichi diritti della chiesa plebana di Valsassina, nel quale Santa Brigida risultava censita come una delle sette "capelle" in essa costituite (Ronchetti 1818). Successivamente, essa divenne la matrice di altre cinque parrocchie, ossia Mezzoldo, smembratasi nel 1472, Cusio e Ornica, autonome dal 1456, Averara, smembrata nel 1566, e Cassiglio, separatasi nel 1611 (DCA, Valsassina; Pagnoni 1992).
Nelle Effemeridi del Calvi, stampate nel 1676, la parrocchia di Santa Brigida era menzionata "unita con altre cinque, cioè di Mezzoldo, Cusio, Averara, Cassiglio, e Ornica a formare la Valle di Averara e dell’Olmo” (Effemeride).
Il processo di ridefinizione dei confini diocesani tra Bergamo e Milano, iniziato nel 1784 per provvedimento dell’autorità civile, vide anche l’intervento della Sacra Congregazione Concistoriale. L’autorità pontificia, con atto del 13 novembre 1786, autorizzava la procedura di passaggio della parrocchia di Santa Brigida dalla pieve milanese di Primaluna alla diocesi di Bergamo, ufficializzata dalle autorità episcopali nel 1787 (Atti del passaggio 1784-1787). Con il passaggio alla diocesi di Bergamo, la chiesa di Santa Brigida dovette probabilmente rimanere sede vicariale, come precedentemente nella diocesi ambrosiana. Tuttavia, la prima patente di vicario foraneo reperita è datata 19 giugno 1794. Al parroco di Santa Brigida erano allora sottoposte le parrocchie di Averara, Cassiglio, Cusio, Mezzoldo, Ornica, Val Torta. Con decreto del vescovo Dolfin, in data 11 gennaio 1796, la parrocchia di Santa Brigida, riconosciuta matrice della Valle Averara, veniva insignita del titolo di arcipresbiterale (Fascicoli parrocchiali, Santa Brigida).
Nel registro relativo allo Stato del clero della diocesi per il 1822, la parrocchia di Santa Brigida risultava a capo della vicaria omonima, qualificata come "Vicaria ambrosiana della Valle di Averara e di Valtorta" (Stati del clero 1734-1822).
Nel 1861, la parrocchia di Santa Brigida risultava a capo della vicaria XXI, di rito ambrosiano. A quest’epoca la comunità contava 639 anime, era retta da un arciprete plebano vicario foraneo e da un coadiutore. Entro la circoscrizione parrocchiale erano compresi gli oratori dipendenti di San Rocco, Beata Vergine Addolorata, San Lorenzo e San Giovanni Battista (GDBg).
La parrocchia di Santa Brigida rimase compresa in tale vicaria fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), confluì nella zona pastorale IV, composta dalle parrocchie delle vicarie di Branzi, di San Martino Oltre la Goggia e di Santa Brigida (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, è entrata a far parte del vicariato locale di Branzi-Santa Brigida-San Martino Oltre la Goggia (decreto 27 maggio 1979).
Relazioni
Compresa in:
diocesi di Milano:
pieve di Primaluna sec. XIII - 1784
diocesi di Bergamo:
vicaria foranea di Santa Brigida 1784 - 1979
zona pastorale IV 1971 - 1979
vicariato locale di Branzi-Santa Brigida-San Martino Oltre la Goggia 1979 - [1989]
ultima modifica: 05/09/2005
[ Roberta Frigeni ]
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