parrocchia di Santa Maria Assunta 1453 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Bergamo. Come Poscante, anche Grumello de’ Zanchi in origine doveva essere compreso nel territorio di Sorisole e nel feudo del Vescovo di Bergamo. Essa era pertanto compresa nella pieve urbana: la giurisdizione civile del vescovo era infatti estesa, come afferma il Mazzi nella propria Corografia, ai comuni che avevano sede nella fascia di tre miglia attorno alla città (Diocesi di Bergamo 1988). Emancipatasi Poscante nel 1249, Grumello continuò a far parte di quest’ultima comunità come frazione e vicinia, per separarsi da essa verso la metà del XV secolo sia come comune che come parrocchia, questa diventando chiesa "nullius plebis" (Fascicoli parrocchiali, Grumello de’ Zanchi). Secondo quanto riportato dal parroco estensore della relazione redatta in occasione dell visita del vescovo Dolfin, la chiesa di Grumello de’ Zanchi venne eretta parrocchiale l’anno 1453 (Visita Dolfin 1778-1781).
In occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 24 settembre 1575, la parrocchia di Santa Maria Assunta "loci Grumelli de Zanchis", dipendente dalla pieve di Seriate, risultava sorta per smembramento dalla chiesa matrice di Poscante (Visita Borromeo 1575). All’epoca della visita del Borromeo, il reddito annuo della parrocchia di Grumello ammontava a 50 lire, al quale si erano obbligati gli uomini della comunità al momento della separazione da Poscante. La parrocchia risultava sprovvista di curato. La comunità contava 150 anime, di cui 80 comunicate. La parrocchia di Grumello de’Zanchi risultava censita nel registro delle commende episcopali, recante le nomine di quei parroci, né mercenari né titolari di benefici, che venivano confermati dal vescovo ogni sei mesi (Commende 1550-1597).
Nella parrocchiale risultava eretta la scuola del Corpo di Cristo, retta da due sindaci di carica annuale. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso un luogo pio della Misericordia, retto da due sindaci e da un canevario di carica annuale (Vista Borromeo 1575). Nonostante le indicazioni degli atti della visita apostolica del Borromeo, che collocava la parrocchia di Grumello entro la pieve di Seriate, nelle coeve risoluzioni del III sinodo del vescovo Cornaro del 1574 (Acta synodalia bergomensis ecclesiae) la parrocchia di Grumello de’ Zanchi risultava "nullius plebis", direttamente sottomessa alla cattedrale (Beneficiorum ecclesiasticorum 1577).
In occasione della visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo, avvenuta tra il 1658 e il 1659, la parrocchia di Grumello risultava compresa entro la circoscrizione ecclesiastica facente capo a Santa Croce. Essa godeva di un reddito pari a 50 lire, amministrato attraverso il giuspatronato della vicinia ed era retta da un parroco affiancato da un chierico. Vi erano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario (Montanari 1997).
Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, presso la chiesa parrocchiale sotto l’invocazione dell’Assunzione della Beatissima Vergine Maria, figuravano erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario e della Dottrina cristiana. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso un luogo pio della Misericordia. La comunità contava a quest’epoca 159 anime, di cui 97 comunicate (Marenzi 1666-1667).
Dallo status autonomo di "nullius plebis", la parrocchia di Grumello de’ Zanchi passò alle dipendenze della vicaria di Villa d’Almè, almeno dal 1673 (Fascicoli parrocchiali, Villa d’Almè).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 29 giugno 1780, risulta che nella parrocchiale erano erette la scuola del Santissimo Sacramento presso l’altare maggiore, e la confraternita della scuola del Rosario presso l’altare omonimo (Visita Dolfin 1778-1781).
Nella serie dei registri sullo Stato del clero della diocesi, contenente le relazioni dei vicari foranei a partire dal 1734, la parrocchia di Grumello de’Zanchi risultava compresa entro la circoscrizione facente capo alla comunità di Villa d’Almè, che tra il 1734 e il 1784 divideva il ruolo di "caput vicariae" con la comunità di Sedrina. Nel 1822, la parrocchia di Grumello de’ Zanchi risultava censita alle dipendenze della vicaria di Zogno (Stati del clero 1734-1822). Il 21 agosto 1821, infatti, i parroci di Endenna, Poscante, Grumello e Stabello, ai quali poi si aggiunse quello di Somendenna, avevano fatto istanza al vescovo affinché le loro rispettive comunità fossero staccate dalla vicaria di Villa d’Almè e aggregate a quella di Zogno (Mangili 1984).
Nel 1861, la parrocchia di Santa Maria Assunta risultava dipendere dalla vicaria XXXIV di Zogno. A quest’epoca la comunità contava 294 anime, ed era retta da un parroco affiancato da un coadiutore (GDBg).
La parrocchia di Grumello de’ Zanchi rimase compresa nella vicaria di Zogno fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), confluì nella zona pastorale V, composta dalle parrocchie delle vicarie di Zogno, Sottochiesa, San Giovanni Bianco, Selvino, Serina e Brembilla (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, la parrocchia è entrata a far parte del vicariato locale di Brembilla-Zogno (decreto 27 maggio 1979).
Relazioni:
smembrata da:
Poscante [metà sec. XV]

Compresa in:
pieve di Seriate (Borromeo)
nullius plebis (sec. XV - sec- XVII)
vicaria foranea di Santa Croce (Barbarigo)
vicaria foranea di Villa d’Almè [1673] - [1821]
vicaria foranea di Zogno [1821] - 1979
zona pastorale V 1971 - 1979
vicariato di Brembilla-Zogno 1979 - [1989]

ultima modifica: 31/08/2005

[ Roberta Frigeni ]