parrocchia di Santa Croce sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Bergamo. Parrocchia della diocesi di Bergamo. La chiesa di Gerosa venne probabilmente eretta in parrocchia all’inizio del XVI secolo. La prima nomina di un parroco di cui si ha testimonianza risale al 1531. La "ecclesia parochialis" intitolata a Santa Maria "loci de Gerosa" risultava amministrata attraverso lo iuspatronato dei vicini (Fascicoli parrocchiali, Gerosa).
La relazione redatta in occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 9 ottobre 1575, testimoniava che gli offici religiosi erano tenuti nella chiesa di Santa Croce, nuova parrocchiale; tuttavia, il titolo del beneficio parrocchiale era ancora quello di Santa Maria (Beneficiorum ecclesiasticorum 1577). Presso la parrocchiale risultava eretta la scuola del Santissimo Sacramento, amministrata da un sindaco. La scuola della Dottrina Cristiana venne invece eretta in occasione della visita del metropolita, con il comune assenso della vicinia. Entro la circoscrizione parrocchiale erano comprese le chiese di Santa Maria, antica sede parrocchiale, e di Santa Maria della Foppa. A quest’epoca la comunità di Gerosa contava 240 anime (Visita Borromeo 1575). La parrocchia di Gerosa risulta censita nel registro recante l’elenco degli iuspatronati della diocesi di Bergamo censiti negli anni 1546-1560 (Iuspatronati 1546-1560).
La parrocchia rimase compresa nella pieve di Almenno San Salvatore anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi (Acta synodalia bergomensis ecclesiae).
In occasione della visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo, avvenuta tra il 1658 e il 1659, la parrocchia di Gerosa, compresa nella vicaria di Almenno San Salvatore, godeva di un reddito annuo di 580 lire, amministrato attraverso il giuspatronato della vicinia. La comunità contava a quell’epoca 225 anime. Vi risultavano erette due scuole del Santissimo Sacramento, con entrate distinte, la scuola di Santa Croce e quella della Dottrina cristiana (Montanari 1997).
Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, la chiesa parrocchiale sotto l’invocazione di Santa Croce risultava appartenere alla pieve di Almenno. Era amministrata attraverso il giuspatronato del Comune. Presso la parrocchiale erano istituite le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario. Entro la circoscrizione parrocchiale erano compresi gli oratori di Santa Maria, antica sede parrocchiale, della Madonna della Foppa e di San Rocco, in cui era eretta la scuola del Suffragio "per li morti". La comunità di Gerosa contava a quest’epoca 250 anime, di cui 160 comunicate (Marenzi 1666-1667).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin avvenuta il 29 agosto 1779, risultavano erette nella parrocchiale: la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore, amministrata da due sindaci, e la scuola del Rosario presso l’altare omonimo, amminitrata da un solo sindaco. Il clero era costituito da un parroco mercenario e da tre cappellani amovibili. Entro la circoscrizione parrocchiale erano compresi gli oratori campestri di San Rocco e della Beata Vergine della Foppa, governati entrambi da due sindaci (Visita Dolfin 1778-1781).
La serie dei registri sullo Stato del clero della diocesi, contenente le relazioni dei vicari foranei a partire dall’anno 1734, testimonia l’oscillante aggregazione della comunità di Gerosa tra le vicarie della diocesi. La parrocchia di Gerosa risultava infatti appartenere alla vicaria di Almenno nel 1734, a quella di Almè nel 1763, a quella di Berbenno nel 1784 (Stati del clero 1734-1822). Nel 1801, risultava inclusa nel vicariato foraneo di Rota-Fuori (Fascicoli parrocchiali, Rota-Fuori). La parrocchia di Gerosa è acclusa successivamente alla "pieve o sia vicaria foranea" di Villa d’Almè (Maironi da Ponte 1820; Stati del clero 1734-1822). L’annessione a tale vicaria è comunque posteriore al 1806 (Fascicoli parrocchiali, Villa d’Almè).
Nel 1861, la parrocchia di Santa Croce di Gerosa risultava dipendere dalla vicaria XXXII di Villa d’Almè. A quest’epoca la comunità contava 703 anime, ed era retta da un parroco mercenario. Essa aveva alle proprie dipendenze gli oratori di San Rocco, della Beata Vergine Assunta, e della Visitazione di Maria Vergine (GDBg).
Nel 1906, con decreto del vescovo Giacomo Maria Radini Tedeschi, la parrocchia di Gerosa veniva stralciata dalla vicaria di Villa d’Almè e annessa alla vicaria foranea di Brembilla (decreto 14 agosto 1906), nella quale rimase fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali (decreto 28 giugno 1971), confluì nella zona pastorale V, composta dalle parrocchie delle vicarie di Brembilla, Selvino, Sottochiesa, San Giovanni Bianco, Serina e Zogno (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, è entrata a far parte del vicariato locale di Brembilla-Zogno (decreto 27 maggio 1979).
Relazioni:
compresa in:
pieve di Almenno ????
vicaria di Almenno 1568 - [1734]
vicaria di Almè [1763]
vicaria di Berbenno [1784]
vicaria foranea di Rota-Fuori [1801] - [1806: non compare ancora censita sotto Villa]
vicaria di Villa d’Almè [1822] - 1906
vicaria di Brembilla 1906 - 1979
zona pastorale V 1971 - 1979
vicariato di Brembilla-Zogno 1979 - [1989]

varianti denominative:
parrocchia di Santa Croce
parrocchia di Santa Maria

ultima modifica: 31/08/2005

[ Roberta Frigeni ]