parrocchia di San Pietro apostolo sec. XIV - [1989]
Parrocchia della diocesi di Bergamo. Secondo quanto riportato da Pagnoni, la prima chiesa parrocchiale di Bolgare era dedicata a San Martino, ma quando cadde in rovina incominciò a funzionare da parrocchiale la chiesa di San Pietro, che venne consacrata dal vescovo Gian Battista Milani l’11 maggio 1594 (Pagnoni 1992). Gli atti della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, attestavano infatti la chiesa intitolata a San Martino, antica sede parrocchiale (Visita Borromeo 1575).
Alcune fonti relative ai secoli XIII e XIV testimoniano l’esistenza dei due edifici di culto in Bolgare. In una lista delle chiese di Bergamo sottoposte a un censo imposto dalla Santa Sede circa il 1260, compariva la chiesa di San Pietro. Nell’elenco delle chiese e loro rappresentanti al sinodo bergamasco del 1304, compariva invece la chiesa di San Martino. In tale fonte erano infatti nominati "pre Gerardus presbiter et Lanfrancus et Leopardus, clerici" della chiesa intitolata a San Martino (Chiese di Bergamo sottoposte a censo).
Ulteriore attestazione di una chiesa in Bolgare, intitolata ad entrambi i santi, "San Pietro e San Martino", si trova in una serie di fascicoli che registrano, a partire dal 1360, le taglie e le decime imposte al clero dai Visconti di Milano e dai papi. Tra di essi, un’ordinanza di Bernabò Visconti riporta un indice generale ("nota ecclesiarum") delle chiese e monasteri di Bergamo, per poi specificarne le rendite e la tassa, nominando di ogni beneficio il titolare. In questa fonte per la chiesa di Bolgare, dipendente dalla pieve di Telgate, risultano quattro benefici (Nota ecclesiarum 1360).
In occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 17 ottobre 1575, la parrocchia di San Pietro di Bolgare risultava godere di un beneficio pari a 300 scudi. Nella parrocchiale risultava eretta la scuola del Corpo di Cristo. Entro la circoscrizione parrocchiale erano compresi la chiesa campestre di Santa Maria, la chiesa campestre di San Clerico, quella di San Martino, sede dell’antica parrocchiale. Esisteva un Consorzio della Misericordia (Visita Borromeo 1575). In un coevo manoscritto recante l’elenco dei benefici delle chiese della diocesi, il beneficio parrocchiale di Bolgare risultava sotto il titolo di San Martino, mentre nella chiesa di San Pietro si amministravano i sacramenti (Beneficiorum ecclesiasticorum 1577).
La parrocchia di Bolgare rimase compresa nella pieve di Telgate anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi (Acta synodalia bergomensis ecclesiae).
In occasione della visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo, avvenuta nel 1659, la parrocchia di Bolgare risultava compresa nella vicaria foranea di Telgate. Essa godeva di un beneficio pari a 350 scudi. Il clero era costituito da tre sacerdoti e da un chierico. Nella parrocchiale erano erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario e della Dottrina cristiana. Si menzionava la presenza di un istituto della Misericordia (Montanari 1997).
Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, presso la parrocchia beneficiata sotto l’invocazione di San Pietro apostolo di Bolgare, dipendente dalla pieve di Telgate, risultavano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario. Entro la circoscrizione parrocchiale erano compresi gli oratori della Beata Vergine Maria dei Campi, Sant’Antonio di Padova, San Francesco, San Martino. La comunità di Bolgare contava a quest’epoca 600 anime, di cui 350 comunicate (Marenzi 1666-1667).
Nella serie dei registri sullo Stato del clero della diocesi, contenenti le relazioni dei vicari foranei dall’anno 1734, la parrocchia di Bolgare risultava compresa nella vicaria di Ghisalba (Stati del clero 1734-1822), alla quale risulta afferire almeno a partire dal 1679 (Fascicoli parrocchiali, Ghisalba).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 19 maggio 1781, nella chiesa prepositurale di San Pietro apostolo risultavano istituite la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore, la scuola del Rosario, presso l’altare omonimo, e la scuola della Dottrina cristiana. Entro la circoscrizione parrocchiale erano compresi gli oratori della famiglia Gritti, di Sant’Antonio, di San Francesco, della Beata Vergine delle Grazie. La comunità di Bolgare risultava costituita da 613 anime di cui 472 comunicate. Il clero era costituito da un curato beneficiato, affiancato da quattro cappellani e un cherico (Visita Dolfin 1778-1781).
Nel 1861, la parrocchia di San Pietro apostolo di Bolgare risultava annessa alla vicaria XII di Ghisalba. A quest’epoca la comunità contava 1230 anime ed era retta da un parroco, un coadiutore e tre cappellani. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso un oratorio dedicato alla Beata Vergine nei Campi (GDBg).
Nel 1923, la parrocchia di Bolgare passò alla vicaria di Telgate (Atti Sinodo Marelli 1923). La parrocchia restò annessa a tale vicaria fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, la parrocchia di Bolgare fu aggregata alla zona pastorale XIII, composta dalle parrocchie delle vicarie di Calepio, Predore e Telgate (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, è entrata a far parte del vicariato locale di Calepio-Telgate (decreto 27 maggio 1979).
Relazioni:
compresa in:
pieve di Telgate sec. XIV - 1568
vicaria foranea di Telgate 1568 - [1659]
vicaria di Ghisalba [1679] - 1923
vicaria di Telgate 1923 - 1979
zna pastorale XIII 1971 - 1979
vicariato di Calepio-Telgate 1979 - [1989]
ultima modifica: 31/08/2005
[ Roberta Frigeni ]
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/1500113/