parrocchia dei Santi Bartolomeo apostolo e Gerolamo Emiliani 1566 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Bergamo; fino al 1787 appartenne alla diocesi di Milano.
Il territorio di Somasca fece parte, fino al 1566, della parrocchia di San Martino di Calolzio. In quell’anno l’arcivescovo Carlo Borromeo, lo smembrò erigendolo in parrocchia autonoma affidandone la cura ai padri somaschi e imponendo alla comunità di Somasca il sostentamento economico del rettore. La bolla "Aequum reputavimus" di Clemente VIII, in data 9 febbraio 1592, accogliendo la petizione della popolazione della nuova parrocchia che si dichiarava impossibilitata al pagamento annuo di quella mercede, ratificava l’attribuzione della chiesa e di tutti i suoi diritti ai padri somaschi (Fascicoli parrocchiali, Somasca).
Tra il 1784 e il 1787, venne perfezionato il passaggio alla diocesi di Bergamo di parte della pieve di Olginate, tra cui Somasca. Il processo di ridefinizione dei confini diocesani tra Bergamo e Milano, iniziato nel 1784 per provvedimento dell’autorità civile, vide anche l’intervento della Sacra Congregazione Concistoriale. L’autorità pontificia, con atto del 13 novembre 1786, autorizzava la procedura di passaggio della parrocchia di "San Bartolomeo" di Somasca dalla pieve milanese di Olginate alla diocesi di Bergamo, ufficializzata dalle autorità episcopali nel 1787 (Atti del passaggio 1784-1787).
In seguito alla soppressione della congregazione somasca, la parrocchia venne affidata a un parroco mercenario nominato pro tempore. Al ripristino dei religiosi di Somasca, seguì l’atto di nomina a parroco di un regolare della congregazione in data 7 agosto 1804 (Fascicoli parrocchiali, Somasca).
In un elenco del clero secolare e regolare della città e diocesi di Bergamo redatto nel 1801, la parrocchia di Somasca risultava compresa nella vicaria di Carenno (Elenco clero 1801), così come nel registro relativo allo Stato del clero della diocesi per il 1822 (Stati del clero 1734-1822).
Con decreto in data 12 settembre 1828, il vescovo Pietro Mola erigeva la parrocchia di Somasca in vicariato "in propria paroecia", ossia dichiarandola non soggetta ad alcun vicario foraneo (decreto 12 settembre 1828)
Nel 1861, la parrocchia di San Bartolomeo apostolo risultava compresa nella vicaria VI di Calolzio. A quest’epoca la comunità di Somasca contava 300 anime ed era affidata ai padri somaschi. Entro la circoscrizione parrocchiale erano compresi gli oratori della Beata Vergine Addolorata e di San Girolamo Emiliani alla Valletta (GDBg).
Il 15 ottobre 1893, il vescovo di Como Andrea Ferrari consacrò la chiesa dedicandola ai Santi Bartolomeo e Girolamo Emiliani (Pagnoni 1992).
La parrocchia di Somasca rimase compresa nella vicaria di Calolzio fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, fu aggregata alla zona pastorale VI, composta dalle parrocchie delle vicarie di Caprino e Calolzio (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, è entrata a far parte del vicariato locale di Calolzio-Caprino (decreto 27 maggio 1979).

Varianti denominative
parrocchia di San Bartolomeo
1787 - 1893
Parrocchia dei Santi Bartolomeo e Girolamo Emiliani
1893 - [1989]

Relazioni:
compresa in:
vicaria di Carenno - Calolzio 1787 - 1979
vicaria in propria paroecia 1828
zona pastorale VI 1971 - 1979
vicariato di Calolzio-Caprino 1979 - [1989]
[R. Fri.]

ultima modifica: 31/08/2005

[ Roberta Frigeni ]