parrocchia di San Lorenzo martire sec. XIV - [1989]

Parrocchia della diocesi di Bergamo. Esiste menzione della chiesa di Redona fin dal XIII secolo. In una lista delle chiese di Bergamo sottoposte a un censo imposto dalla Santa Sede circa il 1260, infatti, risultava censita una "ecclesia" dedicata a San Lorenzo tra le chiese dipendenti dal primiceriato di Seriate. Ulteriore menzione della chiesa di Redona si ha nell’elenco delle chiese e loro rappresentanti al sinodo bergamasco del 1304. In tale fonte era nominato "pre Tadus presbiter Sancti Laurentii de Redona" (Chiese di Bergamo sottoposte a censo). Successiva attestazione si trova in una serie di fascicoli che registrano, a partire dal 1360, le taglie e le decime imposte al clero dai Visconti di Milano e dai papi. Tra di essi, un’ordinanza di Bernabò Visconti riporta un indice generale ("nota ecclesiarum") delle chiese e monasteri di Bergamo, per poi specificarne le rendite e la tassa, nominando di ogni beneficio il titolare. In questa fonte si ricava che nella chiesa di Redona, dipendente dal primiceriato di Seriate, erano censiti due benefici (Nota ecclesiarum 1360).
In occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 19 settembre 1575, la chiesa di Redona risultava compresa nella pieve di Seriate. A quell’epoca, essa godeva di un reddito pari a 250 lire. Presso la parrocchiale erano eretti l’esercizio della Dottrina cristiana, la scuola del Santissimo Sacramento, governata da tre sindaci di carica annuale, la scuola di Santa Maria presso l’altare omonimo. La comunità contava a quell’epoca 450 anime, di cui 220 comunicate. Entro la circoscrizione parrocchiale si trovava la chiesa campestre intitolata a San Giorgio, di ragione delle monache di Santa Maria di Torre Boldone (Visita Borromeo 1575).
La parrocchia di San Lorenzo rimase compresa nella pieve di Seriate anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi (Acta synodalia bergomensis ecclesiae).
In occasione della visita pastorale del vescovo Barbarigo, avvenuta tra il 1658 e il 1660, la parrocchia di Redona, compresa nella vicaria foranea di Seriate, risultava di giuspatronato della vicinia. In essa erano erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario, dei disciplini e della Dottrina cristiana. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso un luogo pio della Misericordia. La comunità era retta a quest’epoca da un parroco, il cui reddito ammontava a 60 scudi, affiancato da un sacerdote (Montanari 1997).
Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, presso la parrocchiale beneficiata sotto l’invocazione di San Lorenzo, erano erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario, della Concezione, e la confraternita dei disciplini militanti sotto il gonfalone di Santa Maria Maddalena. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso un luogo pio della Misericordia. A quest’epoca la comunità di Redona, retta da un curato e da un cappellano, contava 492 anime di cui 300 comunicate (Marenzi 1666-1667).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 25 settembre 1781, risultavano istituite presso la chiesa parrocchiale di San Lorenzo martire la scuola del Santissimo Sacramento, amministrata da tre sindaci presso l’altare maggiore, la scuola del Rosario presso l’altare omonimo, la confraternita dei disciplini battuti sotto lo stendardo di Santa Maria Maddalena, presso l’altare di San Pantaleone martire. Vi si registrava inoltre l’esercizio della Dottrina cristiana. Entro la circoscrizione parrocchiale era attestato un Consorzio dei poveri. Nei confini della parrocchia si trovavano gli oratori di Santa Caterina vergine e martire "situato alla Martinella", San Giovanni Battista posto in Baio, Beata Vergine Addolorata nella contrada di Marzanica, Presentazione di Nostro Signore, San Giuseppe, Santa Croce, Maria Vergine del Rosario, Santa Maria e l’oratorio dei conte Pietro della Torre. A quest’epoca la comunità di Redona contava 606 anime di cui 448 comunicate. Era retta da un parroco beneficiato, la cui rendita ammontava a lire 1000, e da due cappellani (Visita Dolfin 1778-1781).
Nel 1720, la parrocchia di Redona, smembrata dalla vicaria di Seriate, passava alla nascente vicaria di Sorisole, alla quale rimase aggregata almeno fino al 1801 (Fascicoli parrocchiali, Sorisole); tra questa data e il 1831 dovette verificarsi il passaggio della parrocchia dalla vicaria di Sorisole a quella di Alzano (Elenco clero 1801; Fascicoli parrocchiali, Alzano Maggiore). Nel 1859, la comunità di Redona venne definitivamente aggregata alla vicaria urbana (Stati del clero 1851-1859).
Nel 1861, la parrocchia XV di "San Lorenzo" in Redona risultava censita come "parrocchia del circondario esterno". A quest’epoca la comunità contava 1100 anime, ed era retta da un parroco, tre cappellani e da un coadiutore (GDBg).
Con decreto 11 febbraio 1963 del vescovo Piazzi, parte della parrocchia di Redona venne smembrata per la creazione della parrocchia di San Francesco d’Assisi "in via delle Valli" (decreto 11 febbraio 1963).
La comunità di Redona rimase compresa entro la circoscrizione delle parrocchie suburbane fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi. Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione diocesana in zone pastorali, la parrocchia di Redona fu aggregata alla zona pastorale XVIII, composta dalle parrocchie dell’area periferica della città (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, la parrocchia è entrata a far parte del vicariato urbano Est (decreto 27 maggio 1979).

Relazioni:

Compresa in:
pieve di Seriate sec. XIV - 1568
vicariato foraneo di Seriate 1568
vicariato foraneo di Sorisole 1720- [1801]
vicariato foraneo di Alzano [1831] - [1853]
vicaria suburbana [1859] - 1979
zona pastorale XVIII 1971 - 1979
vicariato urbano Est 1979 - [1989]

ultima modifica: 05/09/2005

[ Roberta Frigeni ]