parrocchia di San Colombano 1469 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Bergamo. Di una chiesa dedicata in Valtesse a San Colombano si trova notizia in una pergamena del 1108, in cui un terreno campivo sito "in fundo Tegeto", si diceva confinante "a parte ecclesiam Sancti Columbanii". L’annessione alla vicinia di San Lorenzo risalirebbe, secondo il Ronchetti, al 1231 (Ronchetti 1818). Come testimonia l’"Historia Quadripartita di Bergamo" di Celestino Colleoni, la chiesa venne eretta in parrocchiale l’anno 1469, per smebramento dalla vicinia urbana di San Lorenzo (Historia quadripartita).
San Colombano in Valtesse è documentata in una fonte del XIV secolo. Nell’elenco delle chiese e loro rappresentanti al sinodo bergamasco del 1304, indetto dal vescovo Giovanni da Scanzo, veniva infatti nominato "pre Zambonus de Primolo presbiter Sancti Columbani Vallis Tegetis" (Chiese di Bergamo sottoposte a censo).
Ulteriore attestazione della presenza di una chiesa in Valtesse risale al 1360. E’ possibile affermarlo grazie all’analisi di una serie di fascicoli che registrano, a partire da quella data, le taglie e le decime imposte al clero dai Visconti di Milano e dai papi. Tra di essi, un’ordinanza di Bernabò Visconti riporta dapprima un indice generale ("nota ecclesiarum") delle chiese e monasteri di Bergamo, per poi specificare per ciascuno di essi le rendite e la tassa, nominando di ogni beneficio il titolare. In questa fonte troviamo attestazione della chiesa di Valtesse, dipendente dal primiceriato di Seriate. Dall’attestazione del reddito ricaviamo che in San Colombano erano censiti due benefici (Nota ecclesiarum 1360).
In occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 22 settembre 1575, la chiesa di Valtesse risultava compresa nella pieve di Seriate. A quell’epoca, essa godeva di un reddito pari a 500 lire. Presso la parrocchiale erano erette la scuola del Santissimom Sacramento, retta da tre sindaci, e la scuola di Santa Maria presso l’altare omonimo, retta da due sindaci (Visita Borromeo 1575).
La parrocchia di San Colombano rimase compresa nella pieve di Seriate anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi (Acta synodalia bergomensis ecclesiae).
In occasione della visita pastorale del vescovo Barbarigo, avvenuta tra il 1658 e il 1660, la parrocchia di Valtesse, compresa nella vicaria foranea di Seriate, risultava di giuspatronato della vicinia. In essa erano erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario, della Concezione della Beata Vergine, dei disciplini, e della Dottrina cristiana. Entro la circoscrizione parrocchiale era istituito un Consorzio dei poveri. La comunità era retta da quattro sacerdoti, tre chierici e il parroco, il cui reddito ammontava a 70 scudi (Montanari 1997).
Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, presso la parrocchia di San Colombano abate erano erette le scuole del Santissimo Sacramento e della Concezione. Entro la circoscrizione parrocchiale era istituito un luogo pio detto Consorzio. Si trovavano gli oratori di San Rocco nel cimitero, San Carlo "alle Case de Guarismini", l’oratorio nei "Barbioli", e quello nella contrada alle "case de Carani". A quest’epoca la comunità di Valtesse contava 615 anime, di cui 414 comunicate. Essa era retta da un curato beneficiato, stipendiato per 400 lire, e da tre sacerdoti (Marenzi 1666-1667).
Nel 1774, la parrocchia fu insignita dal vescovo Marco Molino del titolo di prepositurale . La chiesa venne invece consacrata, con l’antico titolo, in data 21 ottobre 1888 per mano del vescovo Gaetano Camillo Guindani (Pagnoni 1992).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 4 novembre 1780, nella parrocchiale risultava eretta la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore. Entro la circoscrizione parrocchiale risultavano compresi l’oratorio del "Lazaretto", governato da signori della città, e altri sette oratori pubblici di ragione di diverse famiglie. Vi erano, poi, la chiesa dei padri celestini e un consorzio della Misericordia. La comunità di Valtesse contava a quell’epoca 733 anime di cui 522 comunicate, ed era retta da un parroco beneficiato affiancato da quattro cappellani (Visita Dolfin 1778-1781).
Secondo quanto si desume dalla serie dei registri sullo Stato del clero della diocesi, contenenti le relazioni dei vicari foranei a partire dall’anno 1734, la parrocchia di Valtesse risulta compresa nella vicaria di Seriate; nel 1763, in quella di Sorisole; in nessuna vicaria nel 1784 (Stati del clero 1734-1822); nel 1775, di nuovo nella vicaria foranea di Seriate, così come nel 1801 (Elenco clero 1801). La comunità di Valtesse restò annessa alla vicaria di Seriate fino al suo passaggio alla vicaria di Sorisole, attestato dal 1822 al 1859, quando la parrocchia venne censita entro la circoscrizione delle parrocchie della "città e suburbio" (Stati del clero 1851-1859).
Nel 1861, la parrocchia XIII di "San Colombano" in Valtesse risultava censita come "parrocchia del circondario esterno". A quest’epoca la comunità contava 1060 anime, ed era retta da un prevosto e due coadiutori. Entro la circoscrizione parrocchiale era compresa la chiesa dipendente del Santissimo Nome di Maria al Lazzaretto della Città (GDBg). La comunità di Valtesse rimase compresa entro la circoscrizione delle parrocchie suburbane fino alle successive modifiche dell’assetto territoriale della diocesi . Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione diocesana in zone pastorali, la parrocchia di Valtesse fu aggregata alla zona pastorale XVIII, composta dalle parrocchie della periferia della città (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, la parrocchia è entrata a far parte del vicariato urbano Est (decreto 27 maggio 1979).
Relazioni:
smembrata da:
vicinia di San Lorenzo
1469
compresa in:
pieve di Seriate 1469 - 1568
vicaria di Seriate 1568 - [1734]
vicaria di Sorisole [1763] - [1853]
vicaria suburbana [1859] - 1979
zona pastorale XVIII 1971 - 1979
vicariato urbano Est 1979 - [1989]
ultima modifica: 05/09/2005
[ Roberta Frigeni ]
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/1500200/