vicariato foraneo di Calolzio 1827 - 1979
Risale al 25 gennaio 1827 la prima nomina a vicario foraneo del parroco di Calolzio (Fascicoli parrocchiali, Calolzio).
Al nucleo delle comunità comprese nella vicaria di Calolzio, coincidente con la circoscrizione della vicaria di Carenno, si aggiunsero in seguito le comunità di Sala di Calolzio, eretta in vicariato autonomo nel 1943 (decreto 1 luglio 1943), di Sopracornola, nel 1946 (decreto 1 aprile 1946), di Foppenico, smembrata da Calolzio nel 1962 (decreto 25 aprile 1962) e di Pascolo, nel 1968 (decreto 10 gennaio 1968).
La parrocchia di San Martino restò a capo della vicaria di Calolzio fino alle successive modifiche dell'assetto territoriale della diocesi di Bergamo. Dal 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, la diocesi veniva divisa in diciotto circoscrizioni e la vicaria di Calolzio, insieme alle parrocchie della vicaria di Caprino, entrava a far parte della zona pastorale VI (decreto 28 giugno 1971). A quest'epoca la vicaria di Calolzio comprendeva le parrocchie di Carenno, Erve, Foppenico, Lorentino, Pascolo, Rossino, Sala di Calolzio, Sopracornola, Vercurago e Somasca (quest'ultima immediatamente soggetta al vescovo). Con l'abolizione dei vicariati foranei e l'erezione dei vicariati locali nella diocesi, le suddette parrocchie confluirono entro il vicariato di Calolzio-Caprino (decreto 27 maggio 1979).
ultima modifica: 03/01/2006
[ Roberta Frigeni ]
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