vicariato foraneo di Sorisole 1720 - 1857
Vicaria foranea della diocesi di Bergamo, sorta per dismembrazione della vicaria di Seriate. La parrocchia di Sorisole divenne "caput vicariae" nel 1720, come attesta l'atto di nomina del primo vicario foraneo di Sorisole, Lorenzo Calvi, la cui giurisdizione si estendeva sulle comunità di Olera, Ponteranica, Redona, Nese, Monte di Nese, Ranica, Torre Boldone e Rosciano (Fascicoli parrocchiali, Sorisole).
Nella serie dei registri relativi allo Stato del clero della diocesi di Bergamo, contenenti le relazioni dei vicari foranei circa l'assetto delle parrocchie da essi visitate a partire dall'anno 1734, è possibile verificare i mutamenti circoscrizionale della vicaria di Sorisole tra il secolo XVIII e il XIX. Già dal 1763, la parrocchia di Nese risultava sottratta alla giurisdizione di Sorisole e annessa alla vicaria di Alzano. Nel 1822, la vicaria risultava costituita dalle comunità di Sorisole, Ponteranica, Rosciano, Monte di Nese, Olera, Almè e Valtesse. A fronte dell'aggregazione di queste due ultime comunità, erano state stralciate dalla vicaria di Sorisole la parrocchia di Torre Boldone e quella di Ranica, passate alla vicaria di Alzano (Stati del clero 1734-1822).
La vicaria di Sorisole fu definitivamente soppressa nel 1857, sotto l'episcopato di Pierluigi Speranza, con decreto vescovile n. 340 (Tomasoni 1964). A seguito di tale disposizione, le parrocchie di Monte di Nese e di Olera furono annesse alla vicaria di Alzano Maggiore; quelle di Ponteranica, Almè, Rosciano e Sorisole alla vicaria di Villa d'Almè. La parrocchia di Valtesse confluì invece entro la circoscrizione vicariale suburbana (Stati del clero 1851-1859).
ultima modifica: 03/01/2006
[ Roberta Frigeni ]
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