parrocchia di San Pancrazio sec. XIV - 1805
Parrocchia della diocesi di Bergamo. La prima notizia documentaria relativa a una cappella dedicata nella città di Bergamo a San Pancrazio risale all’anno 857 (Pergamene archivi Bergamo 1988). Si ha menzione della chiesa di San Pancrazio in altra fonte più tardiva, risalente al XIV secolo. Nell’elenco dei rappresentanti delle chiese al sinodo del 1304 era infatti nominato "presbiter Albertus Sancti Pancratii" (Chiese di Bergamo sottoposte a censo). Ulteriore attestazione della chiesa di San Pancrazio in città si trova in una serie di fascicoli che registrano, a partire dal 1360, le taglie e le decime imposte al clero dai Visconti di Milano e dai papi. Tra di essi, un’ordinanza di Bernabò Visconti riporta un indice generale ("nota ecclesiarum") delle chiese e monasteri di Bergamo, per poi specificarne le rendite e la tassa, nominando di ogni beneficio il titolare. In questa fonte la chiesa di San Pancrazio figura tra le "capele civitatis Bergomi" e vi erano censiti quattro benefici (Nota ecclesiarum 1360).
In occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 24 settembre 1575, la comunità di San Pancrazio contava 550 anime comunicate. Presso la parrocchiale erano istituiti l’esercizio della Dottrina cristiana per i fanciulli e la scuola del Santissimo Sacramento. Il metropolita decretò l’erezione della Scuola del Santissimo Sacramento (Visita Borromeo 1575).
In occasione della visita pastorale del vescovo Barbarigo, avvenuta tra il 1658 e il 1660, la parrocchia cittadina di San Pancrazio risultava godere di un beneficio dal reddito pari a 100 scudi. In essa risultavano erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario e della Dottrina cristiana per gli uomini. Il clero era costituito a quest’epoca da un parroco, tredici sacerdoti e tre chierici (Montanari 1997).
Nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, presso la parrocchiale cittadina sotto l’invocazione di San Pancrazio risultavano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario. A quest’epoca la comunità contava 805 anime di cui 500 comunicate, ed era retta da un parroco, la cui rendita ammontava a lire 700, da undici cappellani e undici sacerdoti (Marenzi 1666-1667).
In occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 24 gennaio 1779, presso la parrocchiale risultavano erette la scuola del Santissimo Sacramento retta da sindaci, la scuola del Rosario e la scuola di Sant’Anna. Contiguo alla parrocchiale esisteva un oratorio in cui si teneva la congregazione spirituale dei giovani e la scuola della Dottrina cristiana per le donne. La comunità di San Pancrazio contava a quest’epoca circa 1015 anime, di cui 780 comunicate (Visita Dolfin 1778-1781).
Secondo quanto si desume dalla serie dei registri sullo Stato del clero della diocesi, contenenti le relazioni dei vicari foranei a partire dall’anno 1734, la parrocchia di San Pancrazio risultava compresa nella vicaria cittadina. Nel 1734 la comunità contava 971 anime di cui 735 comunicate (Stati del clero 1734-1822).
Venne soppressa nel 1805 e accorpata, in qualità di chiesa sussidiaria, alla parrocchia della Cattedrale (decreto 22 giugno 1805). Le disposizioni governative vennero recepite nel decreto attuativo promulgato dal vescovo Dolfin in data 10 gennaio 1806 (decreto 10 gennaio 1806).
Relazioni:
compresa in:
pieve urbana
vicaria urbana
accorpata in:
parrocchia della Cattedrale
1805
ultima modifica: 31/08/2005
[ Roberta Frigeni ]
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/1500292/