parrocchia di Sant'Agata al Carmine 1799 - 1966

Parrocchia della diocesi di Bergamo. Venne eretta con decreto del vescovo Dolfin nel 1799. Il 7 novembre 1797, lo stesso Dolfin aveva soppresso la parrocchia di Sant’Agata vergine e martire, tripartendone la cura tra le parrocchie di San Salvatore, San Michele dell’Arco e San Lorenzo (decreto 7 novembre 1797). Tuttavia, nel 1799, in seguito alle richieste della comunità di Sant’Agata, il vescovo aveva annullato la risoluzione del 1797, emanando un decreto con cui provvedeva ad innalzare in parrocchiale la chiesa del Carmine, già sede del soppresso Ordine dei monaci del Carmine (decreto 24 settembre 1799).
Secondo le risoluzioni del decreto 22 giugno 1805, alla parrocchia del Carmine venivano accorpate, in qualità di chiese sussidiarie, le soppresse parrocchie di San Lorenzo e di Sant’Eufemia (decreto 22 giugno 1805). Tuttavia, le disposizioni governative non vennero recepite senza modifiche nel decreto attuativo promulgato dal vescovo Dolfin in data 10 gennaio 1806. Il decreto vescovile dispose infatti che alla parrocchia di Sant’Agata competesse anche la cura di parte della soppressa parrocchia di San Salvatore, la cui chiesa diventava "chiesa sussidiaria" del Carmine (decreto 10 gennaio 1806).
Nel 1861, la parrocchia di "Sant’Agata nel Carmine" risultava censita come "II parrocchia urbana". A quest’epoca la comunità contava 3000 anime, ed era retta da un prevosto affiancato da tre cappellani. Entro la circoscrizione parrocchiale risultavano comprese le chiese sussidiarie di San Salvatore, San Lorenzo, Santa Maria in Valverde e San Pietro in Colle Aperto (GDBg).
La parrocchia di Sant’Agata al Carmine venne soppressa e unita in perpetuo in qualità di "minus pricipalis" alla parrocchia di Sant’Alessandro martire eretta nella cattedrale con decreto 4 maggio 1966 del vescovo Clemente Gaddi (decreto 24 maggio 1966). Probabilmente a motivo di questa contingenza, che non ne estingueva il beneficio, la parrocchia di Sant’Agata risultava ancora citata nella normativa civile del 1986, che disponeva il conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto alle chiese parrocchiali della diocesi di Bergamo, e superava il sistema beneficiale: alla parrocchia di Sant’Agata al Carmine succedeva per l’intero patrimonio la parrocchia di Sant’Alessandro martire in Cattedrale (decreto 20 novembre 1986).
Relazioni:
compresa in:
vicaria urbana

accorpata come "minus principalis"
alla parrocchia della Cattedrale
1966

ad essa succede nel patrimonio
Sant’Alessandro martire in Cattedrale
1986

ultima modifica: 31/08/2005

[ Roberta Frigeni ]