parrocchia di San Giuseppe 1931 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Bergamo. Esisteva anticamente a Dalmine, come è attestato nella bolla di papa Adriano IV del 1155, una chiesa intitolata a San Giorgio. Fu proprietà dei monaci lateranensi che insieme al loro convento la governarono dal 1488 a 1785, anno della loro soppressione (Ghisetti 1998). Nel 1596 la comunità di Dalmine risultava unita a quella di Sabbio e le rispettive chiese erano San Giorgio, in cui non si celebrava messa, e San Michele, la parrocchiale, inscritta nell’arcidiocesi milanese (Da Lezze 1596). Nella proprietà di questa chiesa di San Giorgio intervenne successivamente la chiesa di Sforzatica Sant’Andrea tant’è che le notizie che si hanno in merito a questa chiesa di San Giorgio fino al 1931 si ritrovano nella documentazione relativa a questa parrocchia, passata dalla diocesi di Milano a quella di Bergamo nel 1787. Nella relazione del parroco di Sforzatica Sant’Andrea in data 1861, preparata per rispondere alla circolare vescovile del 1858, era attestato che Dalmine era frazione della parrocchia di Sforzatica, entro i cui confini esisteva un oratorio dedicato a San Giorgio martire e a San Rocco confessore. Questa chiesa aveva tutto il necessario per portare il Santo Viatico agli infermi ed era provvista di tutti i paramenti e gli utensili sacri. Pur non essendovi conservata l’eucarestia, vi si celebrava la messa tutte le domeniche e nelle feste di precetto e a volte anche nei giorni feriali (Visita Speranza 1857-1865).
La frazione di Dalmine, eretta in vicariato autonomo dal vescovo Marelli nel 1922 (decreto 22 agosto 1922), ottenne una sua piena indipendenza solo, come già detto, nel 1931. Il 18 marzo infatti venne eretta in parrocchia autonoma dal vescovo Luigi Maria Marelli (decreto 18 marzo 1931) e il giorno seguente, solennità di San Giuseppe, il vescovo Luigi Calza, vicario apostolico in Cina, consacrò la nuova chiesa dedicandola a San Giuseppe sposo di Maria Vergine (Pagnoni 1992). La nuova parrocchia di San Giuseppe di Dalmine, anche dopo aver ottenuto il riconoscimento civile nel 1932 (decreto 26 maggio 1932) restò aggregata alla vicaria di Verdello, a cui già apparteneva come vicariato autonomo. Nei suoi confini essa comprendeva l’antica chiesa di San Giorgio. Nel 1957 tutte le parrocchie del comune di Dalmine si costituirono nel nuovo vicariato foraneo di Dalmine (decreto 13 maggio 1957) che, nel 1971 in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, venne inserito nella zona pastorale X (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, la parrocchia di San Giuseppe è entrata a far parte del vicariato di Dalmine-Stezzano (decreto 27 maggio 1979).
ultima modifica: 31/08/2005
[ Veronica Vitali ]
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