parrocchia di San Nicolò vescovo sec. XIV - [1989]
Parrocchia della diocesi di Bergamo. E’ attestata la presenza di una basilica intitolata a Sant’Ambrogio in Zanica nel testamento del gasindio regio Taidone risalente al 774 (Pergamene archivi Bergamo 1988). In una vendita del 1069 inoltre, era attestata a Zanica una chiesa intitolata a Santa Maria dei Campi, attigua a dei fondi venduti da Gumperto prete di Zanica a Pietro fabbro da Bergamo (Pergamene archivi Bergamo 2000). Ma, le prime notizie della chiesa che diventerà poi parrocchiale, risalgono al XIV secolo: infatti, al Sinodo diocesano del 1304 era segnalata la presenza di "Franciscus presbiter", "Manfredinus et Iohannes de Carpionubus clerici" rappresentanti della chiesa di San Nicolao di Zanica (Chiese di Bergamo sottoposte a censo). Ulteriore attestazione della chiesa risale ancora al XIV secolo e precisamente a una serie di fascicoli che registrano le taglie e le decime imposte al clero dai Visconti di Milano e dai papi; un’ordinanza del 1360 di Bernabò Visconti riportava una "nota ecclesiarum", delle chiese e monasteri di Bergamo, specificandone le rendite e la tassa, e nominando di ogni beneficio il titolare. In questa fonte troviamo attestazione della chiesa di Zanica, nella pieve di Ghisalba. Dall’attestazione dei redditi ricaviamo che nella chiesa di San Nicolò erano censiti tre benefici (Nota ecclesiarum 1360). La parrocchia di Zanica risultava anche censita nel registro manoscritto relativo agli anni 1546-1560, recante l’elenco degli iuspatronati della diocesi di Bergamo (Iuspatronati 1546-1560). La parrocchia di Zanica, restò compresa entro la pieve di Ghisalba, anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi, decretata dal vescovo Cornaro in occasione del II sinodo diocesano di Bergamo del 1568, in ottemperanza alle risoluzioni del primo concilio provinciale del 1565. Tali disposizioni vennero ridefinite nel III sinodo del 1574, negli atti del quale i confini pievani di Ghisalba risultavano ricalcati dalla nuova circoscrizione ecclesiastica (Acta synodalia bergomensis ecclesiae).
Secondo quanto riportato da Pagnoni, la chiesa di San Nicolao venne eretta parrocchiale all’inizio del XVI secolo (Pagnoni 1992). In occasione della visita apostolica, compiuta nel 1575, dall’arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, le anime della parrocchia erano 1000, di cui comunicati 580. Si esercitava la dottrina cristiana sia per i maschi che per le femmine. Esisteva la scuola del Corpo di Cristo, che officiava l’altare del Santissimo Sacramento, mentre quello della Beata Vergine Maria era affidato alla scuola dei disciplini. Entro i confini della parrocchia erano segnalati l’oratorio di San Rocco, la chiesa di Santa Maria nei Campi e il consorzio della Misericordia (Visita Borromeo 1575). Nella visita pastorale del vescovo Barbarigo erano ancora attestata la presenza delle confraternite del Santissimo Sacramento, del Rosario, dei disciplini, oltre alla scuola della dottrina cristiana e alla Misericordia maggiore (Montanari 1997). Nel 1667 la chiesa parrocchiale di Zanica figurava iusparonato dei signori Tassis. Era registrata la sola confraternita dei disciplini incitanti e il luogo pio della Misericordia maggiore. Gli oratori erano quelli di Santa Maria Maddalena della confraternita dei disciplini, San Francesco in casa dei signori Tassis e Natività della Beata Vergine Maria dei conti Suardi; quelli campestri invece erano dedicati a San Michele, dei signori Pancini, e Beata Vergine nei Campi. Le anime computate erano 1066, comunicate 750 (Marenzi 1666-1667). Presumibilmente già dalla II metà XVII secolo, la parrocchia di Zanica assunse una sua autonomia dal vicariato di Ghisalba, tant’è che negli Stati del clero del 1734 compariva sottoposta al vicario di Urgnano (Stati del clero 1734) e nel 1778 come aggregata alla vicaria di Spirano (Fascicoli parrocchiali, Spirano). Nel 1781, ai tempi della visita pastorale del vescovo Dolfin, veniva annotato che la chiesa parrocchiale era stata consacrata dal vescovo Marco Molino nel 1774. Vi si trovavano le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario e la confraternita di Santa Maria Maddalena. Il clero della parrocchia era costituito dal parroco, promosso per elezione dei nobili Tassi, dal viceparroco, da due cappellani confessori, dal cappellano della Madonna dei Campi e da quello del Padergnone. Nei confini della parrocchia c’erano gli oratori di: Santa Maria Maddalena, retto dall’omonima confraternita; San Francesco d’Assisi, di ragione del conte Tassis; quello privato del conte Secco Suardo; l’oratorio campestre dei fratelli Sonzogni e quello della Madonna dei Campi. C’erano il luogo pio della Misericordia. Le anime in tutto erano 1182, comunicate 805 (Visita Dolfin 1778-1781). Nel XIX secolo, la chiesa assunse dignità prepositurale. Luoghi di culto sussidiari erano l’oratorio della Vergine ai Campi, un altro sotto la stessa invocazione in Padergnone appartenente alla famiglia Sonzogni, un terzo della famiglia Secco Suardo Lionino e un quarto in onore di San Francesco nel palazzo Tassis (Maironi Da Ponte 1820). Negli Stati del clero della diocesi di Bergamo del 1861, la parrocchia di Zanica intitolata a San Nicolò vescovo, aveva la cura di 1950 anime. Gli oratori dipendenti risultavano essere quello dei Morti e quello della Beata Vergine dei Campi. La parrocchia, con il suo clero, composto dal parroco e da altri cinque sacerdoti, afferiva al vicariato di Spirano (GDBg).
La parrocchia di Zanica restò sempre compresa nella suddetta circoscrizione fino al 1935, quando andò a confluire nella vicaria di Stezzano (decreto 24 giugno 1935). Nel 1971 con la riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali venne compresa nella zona pastorale X (decreto 28 giugno 1971) e con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi è entrata a far parte del vicariato di Dalmine-Stezzano (decreto 27 maggio 1979).
ultima modifica: 05/09/2005
[ Veronica Vitali ]
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