parrocchia di Santa Maria Assunta sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Bergamo. Il 19 settembre 1575, l’arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, durante la sua visita apostolica trovò che nella chiesa di Vigolo, nella pieve di Calepio, c’erano quattro altari. Vi era annotata la presenza della scuola del Santissimo Sacramento e del consorzio della Misericordia. A quest’epoca, Vigolo risultava cappella curata dipendente dalla parrocchia di Tavernola e il sacerdote, ad essa preposto, aveva la concessione di esercitare la cura d’anime visto la distanza che separava la comunità di Vigolo dalla chiesa parrocchiale. Il clero era composto da un cappellano curato, per la cura di circa 240 anime, di cui 130 circa erano comunicati (Visita Borromeo 1575). Secondo quanto riportato da Pagnoni, la comunità di Vigolo si rese autonoma, smembrandosi in forma definitiva dalla chiesa matrice di Tavernola, con decreto del vescovo Ragazzoni 23 gennaio 1587 (Pagnoni 1992). Verso la metà del XVII secolo, già durante la visita pastorale del vescovo Barbarigo, la parrocchia di Vigolo risultava nel vicariato di Predore. Era attestata come iuspatronato della vicinia con un beneficio dal reddito pari a 60 scudi. Il clero era composto da due sacerdoti. Era presente la confraternita del Santissimo Sacramento, oltre alla scuola della dottrina cristiana (Montanari 1997). Secondo quanto si desume dal sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1667 dal cancelliere Marenzi, la chiesa parrocchiale di Vigolo in Val Calepio, figurava aggregata alla pieve di Predore. Gli altari della chiesa erano quattro e vi era eretta la scuola del Santissimo Sacramento. In parrocchia era registrata anche la presenza del luogo pio della Misericordia. Nei confini della parrocchia esisteva un oratorio dedicato a Sant’Angelo. Il clero era composto da un curato titolato e un cappellano. I parrocchiani in tutto erano 532 di cui comunicati 258 (Marenzi 1666-1667).
Nella serie degli Stati del clero della diocesi, a partire dal 1734, la parrocchia di Vigolo risultava ancora compresa nella vicaria di Predore. Nello stato del clero del 1763, tuttavia, la parrocchia di Vigolo era sottoposta al parroco di Sarnico, in quell’anno vicario foraneo (Stati del clero 1734-1822). Nello Stato del clero della diocesi di Bergamo del 1861, la parrocchia di Vigolo, di nuovo nella vicaria di Predore, figurava di nomina popolare ed aveva in cura 642 parrocchiani. Il clero era composto da un parroco e da un coadiutore parrocchiale. Nei confini della parrocchia erano presenti gli oratori della Beata Vergine di Loreto, San Rocco Immacolata Concezione di Maria Vergine (GDBg).
Nel 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, la parrocchia di Santa Maria Assunta fu aggregata alla zona pastorale XIII, composta dalle parrocchie delle vicarie di Calepio, Predore, Telgate e con l’aggiunta della parrocchia di Bolgare gravitante sulla Val Calepio (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi è entrata a far parte del vicariato locale di Predore (decreto 27 maggio 1979).
ultima modifica: 05/09/2005
[ Veronica Vitali ]
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