parrocchia di San Pantaleone martire 1951 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Bergamo. L’arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, visitando la parrocchia di Santa Maria di Rosciate, annotava tra gli oratori compresi nella sua circoscrizione territoriale, la chiesa di San Pantaleone (Visita Borromeo 1575). Questo oratorio, secondo quanto riportato dal cancelliere Marenzi, era luogo di grande devozione per i parrocchiani di Pedrengo (Marenzi 1666-1667). Ulteriore attestazione della presenza di questa chiesa risale al 1780, nella relazione fatta dal parroco di Rosciate per la visita pastorale del vescovo Dolfin. La chiesa, dedicata a San Pantaleone, era citata tra gli oratori compresi nella circoscrizione di quella parrocchia, ed era registrata come avente tre altari: uno del Santissimo Crocefisso, l’altro di San Pantaleone e l’ultimo della Santissima Annunciata. La cura era affidata a un cappellano e a un custode (Visita Dolfin 1778-1781).
Con decreto 15 gennaio 1951, il vescovo Adriano Bernareggi, eresse la parrocchia di San Pantaleone martire, mediante stralci operati sulle parrocchie di Rosciate, Scanzo e Villa di Serio (decreto 15 gennaio 1951); la parrocchia venne riconosciuta civilmente il 29 marzo 1954. Nello Stato del clero della diocesi di Bergamo del 1952, la nuova parrocchia compariva inserita nella vicaria di Scanzo (GDBg).
Nel 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, la parrocchia di San Pantaleone martire fu aggregata alla zona pastorale XIV, composta dalle parrocchie della vicaria di Scanzo e da quelle della vicaria di Seriate (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi รจ entrata a far parte del vicariato locale di Scanzo-Seriate (decreto 27 maggio 1979).

ultima modifica: 05/09/2005

[ Veronica Vitali ]