parrocchia di Santa Maria Assunta 1496 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Bergamo. Menzione di una chiesa in località Bagnella risale al secolo XV. Come attestato nel registro censuale redatto sotto l’episcopato Soranzo, la chiesa di Santa Maria di Bagnella venne eretta parrocchiale con atto del notaio Baldassare de Bolis il 29 febbraio 1496, per separazione dalla chiesa di San Giacomo di Lepreno. Per tal motivo la suddetta chiesa era soggetta ad un onere censuario (Censuale Soranzo 1550-1558).
La parrocchia di Bagnella risultava inoltre censita nel registro delle commende episcopali recante le nomine di quei parroci, né mercenari né titolari di benefici, ma confermati dal vescovo ogni sei mesi e stipendiati dalla comunità presso la quale si trovavano ad officiare a causa dell’esiguità del beneficio parrocchiale, insufficiente a mantenere il curato (Commende 1550-1597). In seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi, decretata dal vescovo Cornaro in occasione del II sinodo diocesano di Bergamo del 1568 e in ottemperanza alle risoluzioni del primo concilio provinciale del 1565, Bagnella appariva inserita nella pieve di Dossena. Tali disposizioni vennero ridefinite nel III sinodo del 1574, negli atti del quale i confini pievani di Dossena risultavano ricalcati dalla nuova circoscrizione ecclesiastica (Acta synodalia bergomensis ecclesiae). Il 28 settembre 1575, l’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo visitò la chiesa parrocchiale di Bagnella sotto il titolo di Santa Maria. La parrocchia era priva di beneficio ed era annotata anche l’assenza del curato titolato. Suppliva il curato di Serina che provvedeva alla cura di circa 80 anime, di cui 54 comunicati. Non si teneva la scuola della dottrina cristiana ma era presente la scuola del Corpo di Cristo (Visita Borromeo 1575). Verso la metà del XVII secolo, già durante la visita pastorale del vescovo Barbarigo, la parrocchia di Bagnella risultava inserita nella vicaria di Dossena. Era attestata con un reddito pari a 400 lire. Il clero era composto da un sacerdote e le confraternite presenti nella parrocchia erano quelle del Santissimo Sacramento, del Rosario, la scuola della dottrina cristiana e il consorzio della Misericordia (Montanari 1997). Secondo quanto si desume dal sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, la chiesa di Bagnella in Val Brembana superiore, sotto l’invocazione dell’Assunzione della Beatissima Vergine Maria, figurava come mercenaria della vicinia e inserita nella pieve di Dossena. Aveva tre altari e vi erano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario. Entro i confini della parrocchia era annotato un luogo pio della Misericordia. Il clero era costituito dal curato mercenario che era preposto alla cura di 71 parrocchiani, di cui comunicati 54 (Marenzi 1666-1667). Nella serie degli Stati del clero della diocesi, a partire dal 1734, la parrocchia di Bagnella risultava inserita nella vicaria di Dossena (Stati del clero 1734-1822). Nella relazione fatta dal parroco di Bagnella in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annotava che la chiesa aveva tre altari. Al maggiore, era eretta la scuola del Santissimo Sacramento; al secondo, intitolato a Santa Maria Vergine del Rosario, era istituita l’omonima confraternita; al terzo, sotto il titolo della Santa Croce, era istituita la scuola della dottrina cristiana. Inoltre nella parrocchia era registrata anche la presenza del consorzio della Misericordia. Il clero era costituito da un parroco mercenario, che aveva in cura d’anime 63 parrocchiani, di cui 49 da comunione (Visita Dolfin 1778-1781). Nello Stato del clero della diocesi di Bergamo del 1861, la parrocchia di Bagnella intitolata a Santa Maria Assunta, risultava essere di nomina popolare. Il clero era costituito dal solo parroco che aveva in cura 113 parrocchiani. La parrocchia era aggregato al vicariato di Dossena (GDBg).
Nel 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, la parrocchia di Bagnella fu aggregata alla zona pastorale V, composta dalle parrocchie della vicaria di Serina, quelle del vicariato di Selvino, Brembilla, San Giovanni Bianco, Zogno e Sottochiesa (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi la parrocchia è entrata a far parte del vicariato locale di Selvino-Serina (decreto 27 maggio 1979).
ultima modifica: 31/08/2005
[ Veronica Vitali ]
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