parrocchia di San Bartolomeo apostolo sec. XV - [1989]
Parrocchia della diocesi di Bergamo. Secondo quanto riportato da Pagnoni, la chiesa di Oltre il Colle venne smembrata dalla chiesa matrice di Lepreno ed eretta in parrocchia con decreto 5 aprile 1449 del vescovo Polidoro Foscari (Pagnoni 1992). In seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi, decretata dal vescovo Cornaro, in occasione del II sinodo diocesano del 1568 e in ottemperanza alle risoluzioni del primo concilio provinciale del 1565, la parrocchia di Oltre il Colle era inserita nella pieve di Dossena (Acta synodalia bergomensis ecclesiae). Il 28 settembre 1575, l’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, visitando la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo di Oltre il Colle, vi annotava la presenza di quattro altari. La parrocchia era di iuspatronato della comunità, che si costituiva di circa 500 anime, di cui 300 comunicate. Non si teneva la scuola della dottrina cristiana, era presente il consorzio della Misericordia ed era eretta, all’altare maggiore della chiesa parrocchiale, la scuola del Corpus Domini insieme alla scuola di Santa Maria (Visita Borromeo 1575). Verso la metà del XVII secolo, già durante la visita pastorale del vescovo Barbarigo, la parrocchia di Oltre il Colle risultava inserita nella vicaria di Dossena. Era attestata come iuspatronato della vicinia con una rendita pari a lire 309. Il clero era composto da due sacerdoti. Le confraternite e i luoghi pii presenti nella parrocchia erano quelle del Santissimo Sacramento e del Rosario; vi erano inoltre la scuola della dottrina cristiana e il consorzio della Misericordia (Montanari 1997). Secondo quanto si desume dal sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, entro i confini della parrocchia si trovava una cappella dedicata alla Beata Vergina Maria. A quel tempo il clero era costituito da un curato titolato e da un cappellano. Costoro erano preposti alla cura di 196 parrocchiani, di cui comunicati 136 (Marenzi 1666-1667). Nella serie degli Stati del clero della diocesi, a partire dal 1734, la parrocchia di Oltre il Colle risulta inserita nella vicaria di Dossena (Stati del clero 1734-1822). Nella relazione fatta dal parroco di Oltre il Colle, in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annota che la chiesa parrocchiale aveva cinque altari e al terzo, intitolato alla Beatissima Vergine del Rosario, era istituita l’omonima confraternita. Inoltre nella parrocchia era registrata anche la presenza del consorzio della Misericordia che era in comune con le parrocchie di Zambla e Zorzone. Entro i confini della parrocchia esisteva l’oratorio della Natività della Beata Vergine nella contrada di Gramoldo. Il clero era costituito da un curato beneficiato, eletto dalla vicinia e approvato dal vescovo, e da altri due sacerdoti. Per i 300 parrocchiani in cura d’anime, di cui 219 erano da comunione, veniva esercitata la dottrina cristiana (Visita Dolfin 1778-1781). Nello Stato del clero della diocesi di Bergamo del 1861, la chiesa parrocchiale di Oltre il Colle, intitolata a San Bartolomeo apostolo, risultava di nomina popolare. Nel territorio parrocchiale si trovava un oratorio dedicato alla Natività di Maria Vergine. Il clero era costituito dal parroco che aveva la cura di 324 parrocchiani. La parrocchia era aggregata al vicariato di Dossena (GDBg).
Nel 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, la parrocchia di San Bartolomeo apostolo di Oltre il Colle fu aggregata alla zona pastorale V, composta dalle parrocchie della vicaria di Serina, e da quelle dei vicariati di Selvino, Brembilla, San Giovanni Bianco, Zogno e Sottochiesa (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi la parrocchia è entrata a far parte del vicariato locale di Selvino-Serina (decreto 27 maggio 1979).
ultima modifica: 05/09/2005
[ Veronica Vitali ]
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