parrocchia della Conversione di San Paolo apostolo sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Bergamo. Secondo quanto riportato da Pagnoni, le origini della chiesa di San Paolo d’Argon coincidono con quelle del monastero che le sorge accanto. Con atto del 19 maggio 1079 Gisilberto conte di Bergamo donava ai monaci di Cluny un fondo in Argon per erigervi un monastero in onore dei Santi Paolo e Pietro. Oltre cent’anni dopo, l’11 aprile 1198, il vescovo Lanfranco consacrava la chiesa sorta nel frattempo con i privilegi di papa Callisto II (1121) e Onorio II (1125) (Pagnoni 1992). Tra le fonti di carattere generale, esiste menzione della presenza di due chiesa in località San Paolo d’Argon, anticamente chiamata "Bucone" o "Buzoni" fin dal XIII secolo. In una lista delle chiese di Bergamo sottoposte a un censo imposto dalla Santa Sede circa il 1260, infatti, risultavano censite in Argon, allora dipendente dalla pieve di Telgate, l’ "ecclesia" di San Pietro e quella di San Lorenzo (Chiese di Bergamo sottoposte a censo). San Paolo d’Argon, nel corso nei secoli, costituì un importante priorato benedettino che andò affiancando quelli di Pontida e di Fontanella. Nel 1496, con breve pontificio in data 14 maggio, il monastero benedettino venne unito alla Congregazione di Santa Giustina da Padova; fu soppresso solo nel 1797 (Sigismondi 1992). Il priorato benedettino di San Paolo d’Argon, pur non essendo sottoposto alla giuridizione del vescovo di Bergamo, fu oggetto delle visite pastorali dell’ordinario diocesano, incaricato di controllare se la cura pastorale dei fedeli di Argon, affidata ai monaci, fosse effettivamente esercitata. L’11 ottobre 1575 delegati dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo visitarono la chiesa parrocchiale di San Paolo in Argon o "Buzoni", nella pieve di Telgate, nella quale era annotata la presenza di un curato mercenario, di nomina del monastero, che era preposto a circa 200 parrocchiani, di cui 60 comunicati. Non si teneva la scuola della dottrina cristiana nè era presente la scuola del Santissimo Sacramento; tuttavia era attestato il consorzio della Misericordia. Nei confini della parrocchia esisteva la chiesa di San Giovanni Battista in "Castro", la chiesa di Santa Maria d’Argon "in summitate montis" e le due chiese campestri di San Pietro e San Lorenzo (Visita Borromeo 1575).
Verso la metà del XVII secolo, già durante la visita pastorale del vescovo Barbarigo, la parrocchia di San Paolo d’Argon risultava aggregata alla vicaria di Telgate. Era attestata come iuspatronato dei monaci benedettini di San Paolo. Le confraternite presenti erano quelle del Santissimo Sacramento, del Rosario, la scuola della dottrina cristiana e la confraternita del Riscatto (Montanari 1997). Nel sommario delle chiese della diocesi di Bergamo redatto nel 1667 dal cancelliere Marenzi, la chiesa parrocchiale di San Paolo d’Argon, sotto l’invocazione di San Paolo, figurava compresa nella pieve di Telgate e in cura dei monaci benedettini cassinesi. Aveva sette altari e vi erano erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario e della Madonna del Riscatto. Di ragione dell’abbazia era anche la chiesa dedicata alla Beata Vergine Maria sul monte. Al monaco curato erano affidati 387 parrocchiani, di cui da comunione 267 (Marenzi 1666-1667). Dalla serie dei registri manoscritti relativi allo Stato del clero della diocesi di Bergamo, contenenti le relazioni dei vicari foranei circa l’assetto delle parrocchie da essi visitate, si ricava che nell’anno 1763 la parrocchia di San Paolo d’Argon era sottoposta al parroco di Ghisalba, in quell’anno vicario foraneo; mentre nel 1824 era inserita nella vicaria di Seriate (Stati del clero 1734-1822). Nella relazione fatta dal parroco di San Paolo d’Argon in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 17 luglio 1781, si annotava che all’altare maggiore era eretta la scuola del Santissimo Sacramento. Era attestata anche la presenza della confraternita della Beata Vergine del Riscatto e il consorzio di Sant’Andrea. Entro i confini della parrocchia erano registrati gli oratori campestri della Madonna d’Argon, San Pietro e San Lorenzo, i quali erano di proprietà del monastero; mentre l’oratorio di San Giuseppe era di proprietà della famiglia Colleoni. Si esercitava la pratica della dottrina cristiana per i parrocchiani che erano in tutto 538, di cui 403 da comunione (Visita Dolfin 1778-1781). Nello Stato del clero della diocesi di Bergamo del 1861, la parrocchia di San Paolo d’Argon risultava di iuspatronato dell’Ospedale maggiore di Bergamo ed era compresa nel vicariato di Seriate. Aveva la cura di 700 anime e quattro oratori dipendenti: San Lorenzo martire, San Giovanni Battista, San Pietro apostolo e il santuario di Maria Vergine. Il clero era costituito dal parroco, da un coadiutore parrocchiale e da un altro sacerdote (GDBg). Quando il vescovo Marelli nel 1923 eresse nella diocesi quattro nuovi vicariati, la parrocchia di San Paolo d’Argon venne separata dal vicariato di Seriate e fu aggregata al nuovo vicariato di Gorlago (Atti Sinodo Marelli 1923), in cui restò fino 1932, quando la sede della vicaria passò da Gorlago a Trescore (decreto 18 gennaio 1932).
Nel 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, la parrocchia di San Paolo d’Argon fu aggregata alla zona pastorale XVI composta dalle parrocchie della vicaria di Trescore e di Borgo di Terzo (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi è entrata a far parte del vicariato locale di Trescore (decreto 27 maggio 1979).
ultima modifica: 05/09/2005
[ Veronica Vitali ]
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