vicariato foraneo di Mapello sec. XVII - 1979
Vicariato foraneo della diocesi di Bergamo. Con l'episcopato del Barbarigo (1657-1664) vennero introdotte in diocesi alcune riforme nel sistema organizzativo vicariale, nel rispetto delle disposizioni tridentine. Il vescovo decretò l'aumento del numero dei vicari foranei, frazionando le pievi, per una più efficace azione pastorale. Anche la plebania e vicaria foranea di Terno venne frazionata e, a capo delle tre circoscrizioni minori che vennero creandosi, furono fissate le parrocchie di Chignolo, Mapello e Terno (Limonta 1998).
Una delle prime attestazioni della parrocchia di Mapello come sede di vicaria risalgono alla metà del XVII secolo. E' del 4 marzo 1665 il primo decreto di nomina a vicario foraneo del parroco di Mapello da parte del vescovo Daniele Giustiniani. In quest'atto compaiono citate come sue sottoposte le parrocchie di Mapello, Brembate Sopra, Ambivere, Locate, Presezzo, Pontida (Fascicoli parrocchiali, Mapello). Negli Stati del clero del 1734 il vicariato compariva con incluse le medesime sei parrocchie, mentre solo due anni dopo risultava aggregata a questa vicaria anche la parrocchia di Almenno San Bartolomeo. Quest'ultima parrocchia afferì a fasi alterne alla circoscrizione ecclesiale di Mapello, a cui risulterà aggregata ancora negli stati del clero del 1824. La circoscrizione ecclesiastica di Mapello, invariata nei suoi confini, compariviva sottoposta alla giurisdizione del parroco di Brembate sopra, nominato vicario foraneo di quel territorio, dalla seconda metà del secolo XVIII (Stati del clero 1734-1822). Negli stati del clero della parrocchia di Bergamo circa l'anno 1861 la suddetta vicaria figurava smembrata in due circoscrizioni con a capo rispettivamente Ponte San Pietro e Pontida. Nella prima erano confluite le parrocchie di Brembate Sopra, Locate e Presezzo, mentre nella seconda le parrocchie di Pontida, Ambivere e Mapello che andarono ad aggiungersi a quelle già appartenenti al priorato ossia Burligo, Fontanella e Palazzago (GDBg 1861). Con questi confini territoriali, a inizio secolo, la vicaria fu oggetto del provvedimento del vescovo Radini Tedeschi che con decreto del 12 gennaio 1910 stabiliva che Pontida, pur mantenendo l'onore di dare il proprio nome alla vicaria foranea (formata dalle parrocchie di Ambivere, Burligo, Fontanella del Monte, Mapello, Palazzago, Pontida), era sottoposta al parroco di Mapello, a cui era stato conferito l'ufficio di vicario foraneo (decreto 12 gennaio 1910). Fino 1916 circa, come attestato nelle guida ufficiale della diocesi, Pontida era figurava sottoposta direttamente al vescovo, mentre la parrocchia di Mapello appariva caput-vicariae dell'omonimo circoscrizione (GDBg 1916). Questo vicariato foraneo dilatò i suoi confini aggregando al suo interno, nel corso del XX secolo, cinque nuove comunità: Roncallo Gaggio il 9 novembre 1911, Gromlongo il 31 gennaio 1940, Prezzate il 26 agosto 1943, Botta di Sotto il Monte il 20 novembre 1954 e Valtrighe il 5 luglio 1958.
Nel 1971 il vicariato di Mapello comprendeva le parrocchie di Mapello, Ambivere, Botta di Sotto il Monte, Burligo, Gromlongo, Palazzago, Prezzate, Roncallo Gaggio, Sant'Egidio di Fontanella, Valtrighe. Con questi confini circoscrizionali entrò a far parte della zona pastorale IX, insieme alla vicaria di Ponte San Pietro, con l'esclusione delle parrocchie di Palazzago e Burligo (decreto 28 giugno 1971). I confini di questo vicariato rimasero pressochè invariati fino al 1979, anno dell'erezione del vicariato locale di Mapello-Ponte San Pietro ad opera del vescovo Oggioni (decreto 27 maggio 1979).
ultima modifica: 03/01/2006
[ Veronica Vitali ]
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