parrocchia di Sant'Antonio abate 1464 - 1986
Parrocchia della diocesi di Bergamo. Come attestato nel registro censuale redatto sotto l’episcopato Soranzo, la chiesa di Sant’Antonio abate venne eretta parrocchiale per divisone dalla parrocchia di San Giovanni Bianco, con atto del notaio Giovanni Francesco Salvetti, il 13 giugno 1464 (Censuale Soranzo 1550-1558). La chiesa di Pianca, è attestata con il titolo di parrocchiale, nel Libro censuale redatto nel 1464 sotto l’episcopato di Giovanni Barozzi, in cui figura di recente smembramento dalla parrocchia di San Giovanni Bianco (Censuale Barozzi 1464). Ulteriore attestazione della parrocchia di Pianca risalgono al secolo successivo. Risultava infatti censita nel registro delle commende episcopali recante le nomine di quei parroci, né mercenari né titolari di benefici, ma confermati dal vescovo ogni sei mesi e stipendiati dalla comunità presso la quale si trovavano ad officiare a causa dell’esiguità del beneficio parrocchiale, insufficiente a mantenere il curato (Commende 1550-1597). Il 1 ottobre 1575, Carlo Borromeo, visitando la chiesa parrocchiale di Sant’Antonio e Nicolò di Pianca, nella pieve di Dossena, vi annotava la presenza di quattro altari. All’altare maggiore era eretta la scuola del Santissimo Sacramento. In questa parrocchia, priva di beneficio, costituita da 74 anime, di cui 39 da comunione, non si teneva la scuola della dottrina cristina (Visita Borromeo 1575). Verso la metà del XVII secolo, durante la visita pastorale del vescovo Barbarigo, la parrocchia di Pianca risultava aggregata alla vicaria di Dossena. Il clero era composto da un sacerdote. Esistevano la scuola del Santissimo Sacramento, della dottrina cristiana e la confraternita del Rosario (Montanari 1997). Secondo quanto si desume dal sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, la chiesa parrocchiale di Pianca, nella Val Brembana superiore, sotto l’invocazione di Sant’Antonio abate e San Nicolò confessore e pontefice, figurava come mercenaria del comune e inserita nella pieve di Dossena. Aveva quattro altari e vi erano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario. Il clero era costituito dal curato mercenario che era preposto alla cura di 117 parrocchiani, di cui comunicati 78 (Marenzi 1666-1667). Nella serie degli Stati del clero della diocesi, a partire dal 1734, la parrocchia di Pianca risultava inserita nella circoscrizione ecclesiastica di San Giovanni Bianco, tranne nell’anno 1784, quando figurava sottoposta al parroco di Fuipiano al Brembo, in quell’anno era vicario foraneo (Stati del clero 1734-1822). Nella relazione fatta dal parroco di Pianca, in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annotava che la chiesa parrocchiale, aveva quattro altari. Al maggiore, era eretta la scuola del Santissimo Sacramento; al secondo, intitolato a Santa Maria Vergine del Rosario, era istituita l’omonima confraternita; inoltre nella parrocchia era registrata anche la presenza della confraternita di Sant’Anna, del consorzio della Misericordia e della scuola della dottrina cristiana. Il clero era costituito da un parroco mercenario e da un altro sacerdote cappellano. I parrocchiani in cura d’anime erano in tutto 197, di cui 146 da comunione (Visita Dolfin 1778-1781). Nello Stato del clero della diocesi di Bergamo nell’anno 1861, la parrocchia di Pianca intitolata a Sant’Antonio Abate compariva come di nomina popolare. Il clero era costituito dal solo parroco che aveva la cura di 287 parrocchiani. Era inserita nella vicaria di San Giovanni Bianco (GDBg).
Nel 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, la parrocchia di Sant’Antonio abate di Pianca, fu aggregata alla zona pastorale V, composta dalle parrocchie delle vicarie di San Giovanni Bianco, Serina, Brembilla, Selvino, Zogno e Sottochiesa (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi la parrocchia è entrata a far parte del vicariato locale di San Giovanni Bianco-Sottochiesa (decreto 27 maggio 1979). Nel 1986, con il decreto del Ministero degli interni, circa il conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto alle parrocchie della diocesi di Bergamo, venne a costituire il beneficio della nascente parrocchia dei Santi Giovanni apostolo ed evangelista e Antonio abate con sede a San Giovanni Bianco (decreto 20 novembre 1986).
ultima modifica: 05/09/2005
[ Veronica Vitali ]
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