parrocchia di Santa Maria Maddalena sec. XVI - 1986
Parrocchia della diocesi di Bergamo. Secondo quanto riportato da Pagnoni, la comunità di Zambla si rese canonicamente autonoma dalla chiesa matrice di San Bartolomeo apostolo di Oltre il Colle con decreto del vescovo Girolamo Ragazzoni in data 17 novembre 1587. La chiesa fu consacrata il 18 luglio 1737 dal vescovo Redetti che aggiunse all'antico titolo di Santa Maria Maddalena quello della Beata Vergine Maria (Pagnoni 1992). Verso la metà del XVII secolo, durante la visita pastorale del vescovo Barbarigo, la parrocchia di Zambla risultava inserita nella vicaria di Dossena. Era di iuspatronato della vicinia con una rendita pari a lire 397. Il clero era composto da un sacerdote. Le confraternite presenti erano quelle del Santissimo Sacramento e del Rosario; vi erano inoltre la scuola della dottrina cristiana e il consorzio della Misericordia (Montanari 1997). Secondo quanto si desume dal sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, la chiesa parrocchiale di Zambla sotto l'invocazione di Santa Maria Maddalena, figurava come iuspatronato della vicinia e inserita nella pieve di Dossena. Aveva quattro altari e vi erano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario. Il clero era costituito dal curato beneficiato che era preposto alla cura di 352 parrocchiani, di cui comunicati 122 (Marenzi 1666-1667). Nella serie degli Stati del clero della diocesi, a partire dal 1734, la parrocchia di Zambla risultava inserita nella vicaria di Dossena (Stati del clero 1734-1822). Nella relazione fatta dal parroco di Zambla in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annotava che la chiesa parrocchiale, sotto il titolo di Santa Maria Maddalena aveva quattro altari. Al maggiore, era eretta la scuola del Santissimo Sacramento e al secondo, intitolato alla Beata Vergine del Rosario, era istituita l'omonima confraternita. Inoltre nella parrocchia era registrata anche la presenza del consorzio della Misericordia e della scuola della dottrina cristiana. Entro i confini della parrocchia si trovava l'oratorio dell'Immacolata Concezione di Maria. Il clero era costituito da un curato beneficiato, eletto per iuspatronato dalla vicinia, e da altri due cappelani (Visita Dolfin 1778-1781). Nello Stato del clero della diocesi di Bergamo del 1861, la chiesa parrocchiale di Zambla intitolata a Santa Maria Maddalena, compariva come di nomina popolare e aveva la cura di 403 parrocchiani. Risultavano esserci due oratori dipendenti, uno dedicato alla Beata Vergine Immacolata e uno alla Beata Vergine Addolorata. Il clero era costituito dal parroco e da un altro sacerdote. La parrocchia era aggregata al vicariato di Dossena (GDBg1861).
Nel 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, la parrocchia di Santa Maria Maddalena di Zambla fu aggregata alla zona pastorale V composta dalle parrocchie della vicaria di Serina, e da quelle dei vicariati di Selvino, Brembilla, San Giovanni Bianco, Zogno e Sottochiesa (decreto 28 giugno 1971). Con l'erezione dei vicariati locali nella diocesi la parrocchia è entrata a far parte del vicariato locale di Selvino-Serina (decreto 27 maggio 1979). Nel 1986, in seguito al decreto ministerialeche risolveva di conferire la qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto alle parrocchie della diocesi di Bergamo, alla parrocchia di Santa Maria Maddalena di Zambla succedette la nuova parrocchia di Santa Maria Maddalena e Santa Maria Immacolata con sede sempre a Zambla (decreto 20 novembre 1986).
ultima modifica: 05/04/2004
[ Veronica Vitali ]
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