parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo apostoli sec. XVI - 1986
Parrocchia della diocesi di Bergamo. Esiste menzione della parrocchia in località Azzone già dal XVI secolo. Infatti il 26 settembre 1575 l’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, durante la sua visita apostolica, annotava in questa località della pieve di Scalve, la presenza di una chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Giacomo e Filippo. Questa parrocchia aveva un beneficio dal reddito annuo pari a 265 lire. Il curato titolato aveva in cura circa 415 anime, di cui 200 comunicati. Si teneva la scuola della dottrina cristiana ed erano inoltre presenti la scuola del Santissimo Sacramento e il consorzio della Misericordia. Nei confini della parrocchia era anche annoverata la chiesa di Santa Maria Maddalena in località Dezzo (Visita Borromeo 1575). Verso la metà del XVII secolo, durante la visita pastorale del vescovo Barbarigo, la parrocchia di Azzone risultava avere un beneficio dal reddito pari a 50 scudi. Il clero risultava composto da due sacerdoti. Le confraternite presenti erano quelle del Santissimo Sacramento e del Rosario. Inoltre erano menzionati anche la scuola della dottrina cristiana, il consorzio della Misericordia Maggiore e un monte di pietà (Montanari 1997). Secondo quanto si desume dal sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, la chiesa parrocchiale di Azzone in Val di Scalve, sotto l’invocazione dei Santi Giacomo e Filippo apostoli, aveva quattro altari e vi erano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario. Entro i confini della parrocchia esisteva un oratorio dedicato a Santa Maria Maddalena di Dezzo e un altro sotto il titolo di San Rocco di Dosso. Il clero era costituito da un curato beneficiato e da un altro sacerdote. Costoro erano preposti alla cura di 340 parrocchiani, di cui comunicati 230 (Marenzi 1666-1667). Nella serie degli Stati del clero della diocesi, a partire dal 1734, la parrocchia di Azzone risultava inserita nella vicaria di Vilminore, tranne nella prima annata in cui la parrocchia era sotto la giurisdizone di Scalve (Stati del clero 1734-1822). Nella relazione fatta dal parroco di Azzone in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annotava che la chiesa parrocchiale aveva cinque altari. Al maggiore, era eretta la scuola del Santissimo Sacramento e al secondo intitolato a Santa Maria Vergine del Rosario, era istituita l’omonima confraternita. Inoltre nella parrocchia era registrata anche la presenza del consorzio della Misericordia e l’esercizio della dottrina cristiana. Entro i confini della parrocchia esisteva inoltre l’oratorio di San Rocco, nella contrada di Dosso. Il clero era costituito da un parroco beneficiato e da altri tre sacerdoti, di cui uno cappellano nella contrada di Dosso. I parrocchiani in cura d’anime erano in tutto 332, di cui 220 da comunione (Visita Dolfin 1778-1781). Nello Stato del clero della diocesi di Bergamo del 1861, la parrocchia di Azzone aveva la cura di 613 parrocchiani. Era annotato solo un oratorio dipendente dedicato a San Rocco. Il clero era costituito dal parroco e da un cappellano. La parrocchia era inserita nel vicariato di Vilminore (GDBg).
Nel 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, la parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo apostoli fu aggregata alla zona pastorale I composta dalle parrocchie della vicaria di Vilminore, quelle del vicariato di Ardesio, Clusone, Gromo e Pontenossa (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi la parrocchia è entrata a far parte del vicariato locale di Vilminore (decreto 27 maggio 1979). Nel 1986, in seguito al decreto ministeriale 20 novembre 1986, che risolveva di conferire la qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto alle parrocchie della diocesi di Bergamo, alla parrocchia di Azzone succedeva per l’intero patrimonio, la parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo apostolo, Maria Maddalena e Rocco con sede sempre in località Azzone (decreto 20 novembre 1986).
ultima modifica: 31/08/2005
[ Veronica Vitali ]
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