parrocchia della Natività di Maria Vergine sec. XVII - 1986
Parrocchia della diocesi di Bergamo. Secondo quanto riportato da Pagnoni, con decreto del vescovo Giovanni Emo, in data 17 aprile 1614, venne eretta in località Nona la parrocchia della Natività di Maria Vergine, per divisone dalla parrocchia di Vilminore (Pagnoni 1992). La chiesa parrocchiale di Nona, compare già durante la visita pastorale del vescovo Barbarigo, verso la metà del XVII secolo, inserita nella vicaria di Scalve. Era attestata di iuspatronato della vicinia con un rendita pari a 53 scudi. Il clero era composto da un sacerdote e le confraternite presenti erano quelle del Santissimo Sacramento e della Concezione della Beata Vergine Maria. Erano menzionati anche la scuola della dottrina cristiana e il consorzio della Misericordia (Montanari 1997). Secondo quanto si desume dal sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, la chiesa parrocchiale di Nona in Val di Scalve, sotto l’invocazione di Santa Maria, risultava di iuspatronato della vicinia e inserita nella pieve di Scalve. Aveva due altari e vi era eretta la scuola del Santissimo Sacramento. Il clero era costituito dal curato che era preposto alla cura di 111 parrocchiani, di cui comunicati 81 (Marenzi 1666-1667). Nella serie degli Stati del clero della diocesi, a partire dal 1734, la parrocchia di Nona risultava inserita nella vicaria di Vilminore, tranne nella prima annata in cui la parrocchia era sotto la giurisdizone di Scalve (Stati del clero 1734-1822). Nella relazione fatta dal parroco di Nona in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annotava che la chiesa parrocchiale aveva tre altari. Al maggiore, era eretta la scuola del Santissimo Sacramento, al secondo, intitolato all’Immacolata Concezione, era istituita l’omonima confraternita; al terzo, sotto il titolo del Santissimo Rosario, era presente la confraternita con la medesima denominazione. Inoltre nella parrocchia, esisteva anche il consorzio della Misericordia, altri due luoghi pii, e l’esercizio della dottrina cristiana. Il clero era costituito da un curato mercenario eletto dalla vicinia. I parrocchiani in cura d’anime erano in tutto 137, di cui 92 da comunione (Visita Dolfin 1778-1781). Nello Stato del clero della diocesi di Bergamo del 1861, la parrocchia di Nona intitolata alla Natività di Maria Vergine, di nomina popolare, aveva la cura di 162 parrocchiani. Il clero era costituito dal solo parroco. La parrocchia era inserita nel vicariato di Vilminore (GDBg).
Nel 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, la parrocchia di della Natività di Maria Vergine fu aggregata alla zona pastorale I, composta dalle parrocchie della vicaria di Vilminore, e da quelle dei vicariati di Ardesio, Clusone, Gromo e Pontenossa (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi la parrocchia è entrata a far parte del vicariato locale di Vilminore (decreto 27 maggio 1979), nel quale rimase fino al 1986, quando, in seguito al decreto del ministero dell’interno che risolveva di conferire la qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto alle parrocchie della diocesi di Bergamo, il beneficio venne accorpato nella nascente parrocchia dei Santi Rocco, Giacomo e Michele arcangelo e Natività di Maria Vergine di Pezzolo (decreto 20 novembre 1986).
ultima modifica: 05/09/2005
[ Veronica Vitali ]
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