parrocchia di San Michele arcangelo sec. XVI - 1986

Parrocchia della diocesi di Bergamo. Secondo quanto riportato da Pagnoni, con decreto del vescovo Vittore Soranzo, allora coadiutore del cardinal Pietro Bembo, in data 25 settembre 1546, venne eretta in località Teveno la parrocchia di San Michele arcangelo e San Bernardo abate, per divisone dalla parrocchia di Vilminore (Pagnoni 1992). La chiesa parrocchiale di Teveno rimase inserita nella pieve di Scalve, anche in seguito all’istituzione dei vicariati foranei nella diocesi, decretata dal vescovo Cornaro in occasione del II sinodo diocesano di Bergamo del 1568, in ottemperanza alle risoluzioni del primo concilio provinciale del 1565. Tali disposizioni vennero ridefinite nel III sinodo del 1574, negli atti del quale i confini pievani di Scalve risultavano ricalcati dalla nuova circoscrizione ecclesiastica (Acta synodalia bergomensis ecclesiae). Il 19 settembre 1575, l’arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, visitando la chiesa parrocchiale di Teveno, annotò che i parrocchiani avevano il diritto di iuspatronato. Era presente un curato mercenario che aveva in cura circa 150 anime, di cui 90 comunicate. Non si teneva la scuola della dottrina cristiana e, in occasione della visita apostolica, era stata eretta la scuola del Santissimo Sacramento (Visita Borromeo 1575). Verso la metà del XVII secolo, durante la visita pastorale del vescovo Barbarigo, la comnità di Teveno risultava aggregata alla vicaria di Scalve. Era attestata come iuspatronato della vicinia. Il clero era composto da un sacerdote. Le confraternite presenti erano quelle del Santissimo Sacramento e del Rosario. C’erano anche la scuola della dottrina cristiana e il consorzio della Misericordia (Montanari 1997). Secondo quanto si desume dal sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, la chiesa parrocchiale di Teveno in Val di Scalve, sotto l’invocazione dei Santi Michele e Bernardo aveva tre altari e vi erano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario. Il clero era costituito dal curato mercenario che era preposto alla cura di 145 parrocchiani, di cui comunicati 90 (Marenzi 1666-1667). Nella serie degli Stati del clero della diocesi, a partire dal 1734, la parrocchia di Teveno risultava inserita nella vicaria di Vilminore, tranne nella prima annata in cui la parrocchia era sotto la giurisdizone di Scalve (Stati del clero 1734-1822). Nella relazione fatta dal parroco di Teveno, in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annotava che la chiesa parrocchiale aveva tre altari. Al maggiore, era eretta la scuola del Santissimo Sacramento e al secondo, intitolato alla Beata Vergine Maria, era istituita la confraternita del Rosario. Inoltre, nella parrocchia era registrata anche la presenza del consorzio della Misericordia e di un oratorio dedicato a San Nicola. Il clero era costituito da un curato mercenario, eletto dalla comunità per diritto di iuspatronato, e da un altro sacerdote cappellano. I parrocchiani in cura d’anime erano in tutto 168, di cui 126 comunicati (Visita Dolfin 1778-1781). Nello Stato del clero della diocesi di Bergamo del 1861, la parrocchia di Teveno intitolata a San Michele arcangelo, di nomina popolare, aveva la cura di 323 parrocchiani. Il clero era costituito da un parroco e da un cappellano. La parrocchia era inserita nel vicariato di Vilminore (GDBg).
Nel 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, la parrocchia di San Michele arcangelo fu aggregata alla zona pastorale I, composta dalle parrocchie della vicaria di Vilminore, e da quelle dei vicariati di Ardesio, Clusone, Gromo e Pontenossa (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi la parrocchia è entrata a far parte del vicariato locale di Vilminore (decreto 27 maggio 1979) nel quale rimase fino al 1986, quando, in seguito al decreto del ministero dell’Interno che risolveva di conferire la qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto alle parrocchie della diocesi di Bergamo, il beneficio venne accorpato nella nascente parrocchia dei Santi Rocco, Giacomo e Michele arcangelo e Natività di Maria Vergine di Pezzolo (decreto 20 novembre 1986).

ultima modifica: 05/09/2005

[ Veronica Vitali ]