parrocchia di Sant'Adrea apostolo sec. XVI - 1986
Parrocchia della diocesi di Bergamo. Secondo quanto riportato da Pagnoni, con decreto del vescovo Giovan Battista Milani, in data 15 settembre 1599, venne eretta in località Dezzolo la parrocchia di Sant’Andrea apostolo, per divisone dalla parrocchia di Santa Maria di Vilminore (Pagnoni 1992). Una chiesa dedicata a Sant’Andrea risultava compresa nei confini della suddetta parrocchia all’epoca della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo alla diocesi di Bergamo (Visita Borromeo 1575). Verso la metà del XVII secolo, già durante la visita pastorale del vescovo Barbarigo, la parrocchia di Sant’Andrea di Dezzolo risultava inserita nella vicaria di Scalve. Era attestata di iuspatronato della vicinia e godeva di una rendita pari a 40 scudi. Il clero era composto dal sacerdote parroco. Erano presenti la confraternita del Santissimo Sacramento, la scuola della dottrina cristiana e un monte di pietà (Montanari 1997). Secondo quanto si desume dal sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, la chiesa parrocchiale di Dezzolo nella Val di Scalve, sotto l’invocazione di Sant’Andrea apostolo, figurava di iuspatronato della vicinia. Aveva tre altari e vi erano erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario ed entro i confini della parrocchia era registrata ancora l’esisteva del Monte di pietà per i poveri. Il clero era costituito dal curato titolato che era preposto alla cura di 62 parrocchiani, di cui comunicati 44 (Marenzi 1666-1667). Nella serie degli Stati del clero della diocesi, a partire dal 1734, la parrocchia di Dezzolo risultava inserita nella vicaria di Vilminore, tranne nella prima annata in cui la parrocchia compariva sotto la giurisdizone di Scalve (Stati del clero 1734-1822). Nella relazione fatta dal parroco di Dezzolo in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annotava che la chiesa parrocchiale aveva cinque altari. Al maggiore, era eretta la scuola del Santissimo Sacramento e al secondo, intitolato a Santa Maria Vergine del Rosario, era istituita l’omonima confraternita. Inoltre nella parrocchia era registrato l’esercizio della dottrina cristiana. Il clero era costituito da un curato eletto dalla comunità, per diritto di iuspatronato. I parrocchiani in cura d’anime erano in tutto 81, di cui 56 da comunione (Visita Dolfin 1778-1781). Nello Stato del clero della diocesi di Bergamo del 1861, la parrocchia di Dezzolo, di nomina popolare, contava 150 parrocchiani. Il clero era costituito dal solo parroco. La parrocchia era inserita nel vicariato di Vilminore (GDBg)
Nel 1971, in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, la parrocchia di Sant’Andrea apostolo fu aggregata alla zona pastorale I, composta dalle parrocchie della vicaria di Vilminore, e da quelle dei vicariati di Ardesio, Clusone, Gromo e Pontenossa (decreto 28 giugno 1971). Con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi la parrocchia è entrata a far parte del vicariato locale di Vilminore (decreto 27 maggio 1979), nel quale rimase fino al 1986, quando, in seguito al decreto del ministero dell’interno che risolveva di conferire la qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto alle parrocchie della diocesi di Bergamo, il beneficio venne accorpato nella nascente parrocchia della Santissima Trinità e Sant’Andrea apostolo di Vilmaggiore (decreto 20 novembre 1986).
ultima modifica: 31/08/2005
[ Veronica Vitali ]
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