vicinia sec. XII - 1797

L’assemblea dei capifamiglia originari sostenenti “onera et factiones” per almeno 10 anni continui, era titolare dell’insieme delle potestà comunitative; si riuniva generalmente alla fine di ogni anno o all’inizio del successivo “pro ellectione conscilii et consulum, massarii, notarii, ministralium et aliorum officialium”, nonché in occasione della ratifica di decisioni importanti proposte dal consiglio.
Si riuniva solitamente presso il cimitero della chiesa di S. Giorgio, ed i partecipanti variarono, nel corso del tempo, da un minimo di un centinaio di persone ad un massimo di 350.
Gli statuti del 1614 vietarono espressamente la convocazione delle vicinie “fuori che l’ultimo giorno di ciascun anno” in quanto tali assemblee risultavano causa di disordini: in sua vece i consoli ed il consiglio potevano chiamare “due o più persone per anziano per farsi aiutare nelle decisioni più significative: tale organo nei documenti viene definito zonta o giunta (Statuti di Bagolino 1473; Statuti di Bagolino 1614; Zanolini 1993, pp. 78-79).

ultima modifica: 27/10/2002

[ Giovanni Zanolini ]