comune di Bovegno sec. XIII - 1797
Sede di una chiesa pievana segnalata già nell’XI secolo, la prima citazione ufficiale del comune e di un suo console risale al 1230 (Charta promissionis, 1230); intorno alla metà del secolo XIV il comune risultava sviluppato e dotato di organi caratterizzati da una certa complessità, come dimostrato dagli statuti approvati il 2 agosto 1341 (Statuti di Bovegno, Cimmo, Orzinuovi sec. XIV). In quell’epoca l’organo più importante era il consiglio, che provvedeva ad eleggere i consoli, il massaro, il notaio; dai consoli venivano poi eletti il vicario, gli esaminatori, i soprastanti ed i campari: non risultano però chiare le differenti attribuzioni di consoli e vicario spesso citati assieme e denominati anche rettori (“rectores vel consules vel vicarii”).
Nell’estimo visconteo del 1385 (ed anche nel 1389) il comune risultava appartenere alla Valle Trompia (Sabatti 1980, pp. 81-82, nota 31); nel 1493 contava 2240 anime (Medin 1886) e nel XVII secolo risultava composto da sette ville: Graticelle, Ludizzo, Castello, Piano, Zigole, Magno e Predon, per un totale di fuochi 600 ed anime 3100 (Da Lezze 1610).
Nel 1764 vi erano 1302 anime (Descrizione generale 1764).
ultima modifica: 27/10/2002
[ Giovanni Zanolini ]
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