comune di Brescia 1798 - 1815
Secondo le leggi emanate nel maggio e ottobre 1798 (legge 13 fiorile anno VI; legge 21 vendemmiale anno VII), fu capoluogo dei distretti di Garza Orientale e di Garza Orientale del dipartimento del Mella e per la legge del 12 ottobre fu capoluogo anche del distretto Centrale dello stesso dipartimento.
Venne inserita nel distretto I del dipartimento del Mella per effetto della legge che determinava l’assetto definitivo della repubblica cisalpina, stabilita nel maggio del 1801 (legge 23 fiorile anno IX), come capoluogo.
La legge del 1805 cita il comune di Brescia (inserito nel cantone I del distretto I di Brescia) unitamente al suo circondario esterno formato da Fiumicello, Folzano, Mompiano, Roncadelle, S. Alessandro, S. Bartolomeo, S. Nazaro, S. Zeno, Urago Mella. Alcuni di questi luoghi erano stati in precedenza e saranno in seguito comuni autonomi; altri sono citati per la prima volta in questa legge come entità amministrative unite alla città. Fu capoluogo dei cantoni I, II, II e IV del distretto I di Brescia (di cui fu ovviamente capoluogo). Sul piano istituzionale, in osservanza della legge del 24 luglio 1802 ed in virtù dei 41972 abitanti, venne classificato nella prima classe dal citato decreto 8 giugno 1805 (decreto 8 giugno 1805 a).
Nel comune denominativo di Brescia vennero concentrati i comuni di S. Alessandro, Folzano, S. Zeno, S. Nazaro, Roncadelle, Mompiano, Fiumicello, S. Bartolomeo, Urago Mella, Stocchetta, S. Eufemia. Alcune di queste entità amministrative (non meglio specificate) facevano già parte nel 1805 del circondario della città; rimase naturalmente capoluogo dei cantoni I, II, III, IV, di Brescia, del distretto I di Brescia.
ultima modifica: 07/06/2004
[ Giovanni Zanolini ]
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