comune di Cimmo sec. XIV - 1797
Già intorno alla metà del secolo XIV il comune appariva dotato di autonomia amministrativa e struttura istituzionale ben delineata, come testimoniano gli statuti approvati nel 1372, secondo i quali il comune, definito nel proemio “de Cimmo et Tabernulis”, era composto dalle ville di Cimmo, Mizono, Tavernole e Grumeliis (Statuti di Bovegno, Cimmo, Orzinuovi sec. XIV). Nell’estimo visconteo del 1385 (ed anche nel 1389) il comune risultava già appartenere alla Valle Trompia (Sabatti 1980, pp. 81-82, n. 31), nel 1493 contava 950 anime (Medin 1886), all’inizio del secolo XVII contava 180 fuochi e 1000 anime, ed era costituito da tre terre Mizon, Grimel e Tavernole (Da Lezze 1610).
Nel XIV secolo i magistrati e gli organi principali del comune erano i consoli, i massari, i consiglieri, il camparo speciale ed i campari ordinari, i ministrali ed il notaio (Statuti di Bovegno, Cimmo, Orzinuovi sec. XIV), mentre nel 1645 tra i magistrati ed ufficiali del comune troviamo citati invece 12 consoli, 2 notai, 2 giudici, un massaro e 2 ministrali (Sabatti 1979).
Nel 1764 vi erano 464 anime (Descrizione generale 1764).
ultima modifica: 27/10/2002
[ Giovanni Zanolini ]
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