comune di Esine sec. XIII - 1797
Citato in una disputa col comune di Borno già nel 1168 (Valetti Bonini 1976), all’inizio del ’600 il comune era costituito da due terre: Esine e Plemmo ed apparteneva alla Valle Camonica (Da Lezze 1610); nel 1493 era invece abitato da 600 anime (Medin 1886). Nel 1765 era uno dei comuni del pievatico di Cividate (Elenco comuni Val Camonica, 1765).
Dai capitoli della vicinia generale stabiliti nel 1596 si ricava che i consoli erano eletti in numero di 3 e duravano in carica quattro mesi (divennnero successivamente due con incarico annuale).
Intorno al 1670 per i problemi connessi alla gestione delle troppo numerose vicinie venne stabilito di eleggere sette elezionari in vicinia, col compito di nominare 50 membri “di vicinia”; nel 1763 tale numero venne ridotto a 40 (con un minimo di 30) scelti però tra originari appartenenti alle tre classi d’estimo. Nel 1764 la vicinia generale venne infine ricomposta nella sua forma originale ed aperta anche ai forestieri (cioè ai residenti di più recente immigrazione) fino ad allora quasi esclusi dal governo del comune. Tra le magistrature comunali si segnalano inoltre i 4 sindici, che coadiuvavano i consoli (due nominati dalle famiglie Beccagutti e Federici e due dalla vicinia), il cancelliere, il massaro, i soprastanti, delegati a questioni particolari (custodia dei boschi, delle strade, vigilanza antincendio) ed il camparo (Sina 1946).
Nel 1764 vi erano 725 anime (Descrizione generale 1764).
ultima modifica: 10/12/2003
[ Giovanni Zanolini ]
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