comune di Gambara sec. XIV - 1797
La prima citazione del comune di Gambara è contenuta negli statuti di Brescia del 1313 (Statuti di Brescia sec. XIII, col. 1630); l’estimo visconteo del 1385 lo pone fra i comuni appartenenti alla quadra di Pontevico (come comune “illorum de Gambara”), e durante il dominio veneto fece parte prima della quadra di Gottolengo dal 1429 (Valentini 1898), per poi diventare capo di quadra, almeno a partire dal 1493, quando contava 1050 anime (Medin 1886). Il comune all’inizio del ’600 contava 150 fuochi e 900 anime, possedeva un mulino con 4 ruote che unitamente a diritti d’acqua procuravano un’entrata di 150 scudi. Dodici consiglieri eletti in vicinia, 4 sindici per saldare i conti del massaro governavano il comune: era giurisdizione dei conti Gambara in criminale ed in civile “citram poenam sanguinis”; il podestà era inviato dalla città e giudicava fino a lire 5 (Da Lezze 1610).
Nel 1679 Gambara è elencato tra i comuni della quadra di Gottolengo (Elenco comuni Territorio di Brescia, 1679).
Nel 1733, nel 1764 e nel 1796 era capoluogo della quadra omonima (Mazzoldi 1966; Descrizione generale 1764; Fé d’Ostiani 1908). Nel 1764 vi erano 806 anime (Descrizione generale 1764).
Inserito nel cantone del Clisi dalla legge del 1 maggio 1797, fu capoluogo del distretto di Caccia Libera a datare dal maggio 1798 (legge 13 fiorile anno VI).
ultima modifica: 13/10/2003
[ Giovanni Zanolini ]
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