comune di Montichiari sec. XIV - 1797
Antico feudo dei Casaloldo, il comune fu conquistato da Pandolfo Malatesta nel 1404, per essere poi ceduto ai Visconti; citato nell’estimo visconteo del 1385 fra i comuni appartenenti alla quadra di Montichiari e Castelgoffredo, durante il dominio veneto fu capoluogo della quadra di Montichiari, dapprima vicariato minore e quindi maggiore (Valentini 1898). Nel 1493 contava 2250 anime (Medin 1886), e all’inizio del sec. XVII il comune risultava avere fuochi 700, anime 4500, e quel che più conta, la proprietà di quasi tutta la campagna (circa 5000 piò) suddivisa ogni sei anni tra gli originari. Era inoltre esente da dazi e taglia ducale, pagando in loro vece la limitazione e tenendo in ordine due ponti sul Chiese (Da Lezze 1610).
La general vicinia provvedeva a nominare un consiglio speciale, successivamente denominato generale; venivano poi eletti i consoli, il massaro, i ragionati, il cancelliere, il notaio dei ragionati, il notaio alla banca, il sindico generale, gli estimatori. Il consorzio dei poveri era retto da due deputati eletti in vicinia e l’ospedale da due deputati similmente nominati (Da Lezze 1610; AC Montichiari, Inventario, introduzione alla serie 1 Provvisioni).
Nel 1764 vi erano 5643 anime (Descrizione generale 1764).
ultima modifica: 27/10/2002
[ Giovanni Zanolini ]
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