consiglio generale sec. XIV - 1797
Come sancito già dagli statuti del 1341 il consiglio generale in epoca veneta era composto da 48 consiglieri (in alcuni casi solo da 40) e si occupava dell’organizzazione del comune, attraverso la nomina degli ufficiali, la gestione delle risorse comuni e la imposizione e riscossione di carichi fiscali. Fino al 1599, anno in cui fece la sua comparsa il consiglio speciale, il consiglio sovrintendeva anche agli aspetti finanziari della gestione comunale, approvando il maneggio dei massari.
Fra i consiglieri venivano scelti (con modalità variabili nel tempo) i consoli, con il compito di preparare e presiedere le sedute del consiglio, cui partecipavano anche il provveditore ed il podestà, due ragionati ed uno dei due cancellieri.
L’accesso al consiglio generale era rigidamente regolato e tendenzialmente oligarchico, in quanto i consiglieri non riconfermati in vicinia (o morti o rinunciatari) venivano sostituti attraverso la nomina fatta da quattro elezionari eletti in consiglio. Tale sistema scompare già nel 1551 anche se le modalità continuarono a non favorire un ricambio accettabile: sia nel 1490 che nel 1588 i popolani di Orzinuovi inviarono le loro rimostranze a Venezia, che non ritenne però di dovere apportare modifiche.
Al consiglio generale spettava in epoca veneta l’elezione di cinque deputati pubblici, del massaro generale, del deputato anziano alle denuncie, di quattro tesorieri, oltre a quella di altri ufficiali minori o con mansioni specifiche (AC Orzinuovi, Inventario, introduzione serie 1 Statuti e serie 4 Provvisioni).
ultima modifica: 27/10/2002
[ Giovanni Zanolini ]
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